34, come le edizioni raggiunte dal Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, meglio noto come Cersaie. Ma se volessimo guardare i numeri, le cifre impazzano: 156mila mq di superficie espositiva per sei settori merceologici, 852 espositori provenienti da 43 nazioni, di cui 335 internazionali; e ancora, 491 sono i brand delle piastrelle di ceramica che segnano un primato sulla scena fieristica, seguiti a ruota da 194 imprese dell’arredobagno.
Insomma, anche quest’anno Cersaie non si smentisce. Inaugurata lunedì, animerà il quartiere fieristico di Bologna fino a venerdì 30.
Accanto al lato espositivo, che pone la fiera tra i leader – per il comparto arredobagno e ceramica – sul panorama europeo, un plus di Cersaie è rappresentato dal corollario di eventi collaterali, che offrono occasioni di approfondimenti culturali e di business di marcato rilievo.
A partire dal convegno di apertura, Fair Trade e competitività della manifattura italiana nel mercato globale, seguito (martedì) dalla Lectio Magistralis dell’architetto e designer Norman Foster, dal titolo 10 on 10: Ten Fosters and Ten others.
Un altro nome del settore scandisce il programma, quello di Manuel Aires Mateus, fondatore dell’omonimo studio di architettura di Lisbona, protagonista della conferenza a lui dedicata L’architettura di Aires Mateus: «l’architettura, al contrario della moda, è un’arte che perdura nel tempo ed è caratterizzata dalla durata, ovverosia è l’arte della permanenza. Non deve resistere solo dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista concettuale che è ancora un altro “tempo”: la resistenza dell’idea è più lunga della resistenza fisica». Questa la sua filosofia, concretamente espressa da progetti del calibro dell’headquarter EDP a Lisbona, o il Museo del Faro sulla spiaggia di Santa Marta a Cascais.
Giovedì è la volta del Forum: Italia.Architetti4.0, una conversazione a più voci dedicata alla professione dell’architetto nelle generazioni più giovani.
A questi appuntamenti si aggiungono quest’anno anche le conversazioni sul design organizzate nell’ambito dei tre neo Caffè della Stampa, dislocati nei diversi padiglioni.
Dedicata invece interamente ai consumatori, l’iniziativa Cersaie disegna la tua casa: giovedì e venerdì i visitatori meno esperti possono incontrare gli architetti per ricevere consigli in merito a pavimentazioni e rivestimenti per arredare la propria casa.
Degna di nota poi, la mostra collettiva Cer-Sail – Italian Style Concept, a cura di Angelo Dall’Aglio e Davide Vercelli, sul tema della valorizzazione delle aree portuali italiane. L'ispirazione deriva dai grandi porti classici, come quelli di Anzio o Cartagine, luoghi di aggregazione e di scambio commerciale e culturale; la finalità, mostrare come l'Italia – con i suoi 8.000 km di coste – abbia tutte le potenzialità per diventare il più grande e organizzato hub naturale sul Mediterraneo.