Un parterre di nomi d’eccezione, quello messo in campo dal Gruppo Euromobil per giocare la partita fondamentale dell’anno, quella che va in scena ad aprile al Salone del Mobile. Il team vede schierato Roberto Gobbo, Jai Jalan, Marco Piva, Marc Sadler, Setsu & Shinobu Ito, all’interno di mille metri quadrati di spazio espositivo. Con le loro creazioni, i designer traducono la filosofia del brand in proposte di interior che parlano di innovazione, intesa come «comprensione del proprio tempo, utilizzando al meglio le tradizioni artigianali e dando vita allo stesso tempo a prodotti di design in linea con i nuovi modelli di vita e di organizzazione sociale». Le parole di Gaspare Lucchetta, titolare del Gruppo insieme ai fratelli, risuonano all’interno dell’ampia vetrina del Salone per trovare qui perfetta concretizzazione in soluzioni d’arredo coordinate, espressione compiuta di un Total Home Design. Sulle orme di questo progetto – caratterizzato da un essenziale ed elegante lifestyle, oltre che da una qualità accessibile – i tre brand del gruppo, Désirée imbottiti, Zalf mobili ed Euromobil cucine, generano un gioco di rimandi, integrazioni e connessioni formali, in un dialogo continuo e unitario per un panorama abitativo completo.
Marc Sadler si rivolge con le sue proposte all’area living, disegnando per il brand Désirée, il nuovo divano componibile Savoye: le informali imbottiture trovano corrispondenza nella struttura e nei sottili piedini cilindrici. La medesima pulizia formale si riscontra nella seduta Koster: per la sua forma dinamica e destrutturata, Sadler si rifà agli anni '50, ma rendendola accessibile alla contemporaneità di ogni architettura preposta all'ospitalità. Il designer presta il suo tratto anche al brand Zalf, per il quale realizza LZ, una libreria poliedrica e moderna, costituita da tre diversi moduli accostabili a piacere, collocabile a muro, back to back o in centro stanza. Per soddisfare un desiderio di comfort sempre più preponderante nell’interior, Jai Jalan risponde con Avì e Soor, rispettivamente divano e poltrona, che con la loro forma avvolgente e curvata, aggiungono al brand di imbottiti una nuova definizione di relax. Una sinuosità il cui eco contamina anche le proposte della coppia di designer Setsu & Shinobu Ito, a partire dalla novità per la zona notte Shellon, un letto dalla caratterizzante testata con rivestimento a pieghe irregolari trapuntate, e la poltrona Wing, definita da una struttura leggera e curvilinea, con un ampio e alto schienale che la racchiude morbidamente. Costellano la vasta scenografia espositiva, i tavolini Yori e Sabi firmati dal duo giapponese, ispirati ai Bonsai i primi, e alla geometria degli opposti, i secondi. Queste novità si inseriscono tra le grandi architetture d’arredo, rinnovate nel loro stile in occasione dell’appuntamento di aprile: il sistema di armadiature Combi System, la cabina armadio Picà, la libreria Link, tutte risultanti da una ricerca rivolta alla flessibilità d’arredo, tale da garantire la massima organizzazione e valorizzazione degli spazi. Dall’ambiente living alla zona notte, la rassegna delle novità si conclude negli spazi più conviviali della cucina, dove Marco Piva e Roberto Gobbo espongono gli esiti del loro lavoro progettuale, Arte e Filò, con rinnovate finiture. Modelli che per mate-riali ed estetica parlano linguaggi differenti, ma trovano una comunione d’intenti nel concept: creare spazi aperti alla socializzazione, multifunzionali, in rapporto sinergico con l’ambiente living. Ma per il Gruppo Euromobil innovazione non è soltanto progettualità, bensì anche interazione e scambio tra mondi affini in termini di creatività. Così lo stand al padiglione 10 assume l’allure di una galleria, nella quale ai prodotti di arredo si alternano opere e installazioni site specific dell’artista Jorrit Tornquist, figura di spicco nel panorama artistico internazionale per la sua attività nel campo delle arti visive e installazioni di colore nel paesaggio urbano. «Investiamo notevolmente nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, in promozione e cultura – spiega Gaspare Lucchetta – oltre che in campagne di comunicazione e punti vendita. Per questo riteniamo che le previsioni di crescita per il 2016 siano positive». Solo lo scorso anno sono infatti stati aperti un numero conside-revole di punti vendita, che ha visto quali destinazioni primarie Vienna, Bucarest, Il Cairo, Johannesburg, Beirut, Riyad, Guadalajara, Monterrey, Kuala Lumpur e Hanoi, in linea con quelli che risultano essere i mercati di riferimento per il Gruppo, accanto a Stati Uniti, Messico, Giappone, India e Australia, tra gli altri. «Per un’azienda italiana del settore arredamento è importante essere riconosciuta nella propria terra d’origine, ma è altrettanto vero che l’internazionalizzazione è il futuro».