Brussels Furniture Fair, la vocazione internazionale

Dal 2006 Marketing assistant di Brussels Furniture Fair, Lieven Van den Heede da pochi mesi è stato nominato direttore della manifestazione,  alla guida di un team giovane e snello che si caratterizza per una spiccata inclinazione al rapporto personale e diretto con gli espositori. Lo abbiamo incontrato durante questa 78° edizione inaugurata domenica 8 novembre presso il Brussels Expo. Ci racconta di una fiera dalla forte vocazione internazionale, diventata negli anni piattaforma commerciale di rifermento per il comparto europeo del mobile.  I 300 espositori arrivano da 18 Paesi per incontrare circa 20.000 visitatori professionali provenienti dai Paesi limitrofi, ma non solo…

Da pochi mesi direttore di Brussels Furniture Fair. Cosa significa questo nuovo ruolo per lei?

Avendo lavorato al suo interno come marketing assistant per circa dieci anni, conosco molto bene la manifestazione e  le sue grandi potenzialità.  Brussels Furniture Fair da ormai un decennio ha messo in moto importanti strategie volte a una sempre più forte internazionalizzazione.  La manifestazione è infatti diventata una accreditata piattaforma commerciale europea per il settore del mobile costruendosi negli anni una forte identità.  Di questo siamo molto soddisfatti. Nelle vesti di direttore non posso che voler continuare questa politica di allargamento dei confini fieristici.

Da dove provengono gli espositori di questa 78° edizione?

La maggior parte degli espositori sono belgi. Per loro la fiera rappresenta un’importante possibilità per presentarsi a buyer internazionali che altrimenti sarebbero difficilmente intercettabili. Significativo è il numero di espositori provenienti dall’Olanda – con un particolare format chiamato Holland à la Cart appositamente dedicato a loro –  e poi dalla Germania, Italia e Francia. Quest’anno ospitiamo aziende che arrivano dalla Svezia, Finlandia, Danimarca, Spagna e Portogallo. 

Quante sono le aziende che quest’anno hanno aderito per la prima volta alla fiera?

Su un totale di trecento espositori,  il 20% sono nuove entrate. E’ un dato significativo per noi perché significa che la manifestazione e il mercato hanno un potere attrattivo molto buono.

Altrettanto importante è però la considerazione che l’80% degli espositori presenti sono aziende  fidelizzate che frequentano la fiera da molti anni. Per loro la  Brussels Furniture Fair è una piattoforma di incontro e business particolarmente interessante. 

In fiera è presente una preponderanza di aziende produttrici di imbottiti…

Certo, il ruolo chiave è giocato dal comparto degli imbottiti,  ma le proposte coprono ormai un vasto range di prodotti. Abbiamo un padiglione – Brussels by Night – dedicato all’area letto; The Kit’s Corner si rivolge al mondo dei ragazzi e poi abbiamo sezioni che comprendono arredi completi, tessuti, lighting e complementi.  Stiamo inoltre lavorando per ampliare la proposta di design e i segmenti Square e Fusion ne sono una conferma.

Qual è la superficie espositiva? Rispetto all’anno scorso è stata ampliata?

Come per lo scorso anno, la superficie espositiva è di 70.000 mq suddivisa in sette padiglioni. Potremmo ampliarla dando spazio ad aziende che non corrispondono ai nostri standard, ma il nostro obiettivo rimane quello di preservare la qualità della proposta e accrescere l’appeal della manifestazione.  

Parlando con alcune aziende italiane presenti, diverse di loro hanno definito “friendly” il rapporto con la fiera…

Siamo un team di quattro persone molto affiatate tra loro,  caratterizzato da una forte inclinazione al rapporto  personale con tutti i nostri espositori. Pensiamo sia fondamentale ascoltare le loro particolari esigenze e cercare di soddisfarle per quanto possibile. Inoltre siamo molto attenti che l’atmosfera che si respira in fiera sia piacevole.

Quanti sono mediamente i visitatori che arrivano in fiera ogni anno,  e da dove provengono?

Da ormai 5/6 anni registriamo un’affluenza di circa 20.000 visitatori suddivisi nei 4 giorni di fiera. Il pubblico è molto profilato: si tratta di retailer, buyer, architetti e designer.   Il 40% sono belgi seguiti da olandesi, francesi, tedeschi, austriaci, svizzeri e  inglesi.

Nel 2014, rispetto l’anno precedente, abbiamo registrato un decrescita della presenza dei belgi con un -9%, a favore però di un aumento degli altri Paesi limitrofi.  Dall’Olanda, per esempio, c’è stato una crescita in termini di presenze del 5%, dalla Francia del 4% e dalla Germania e Austria del 14%. Lo scorso anno abbiamo avuto visitatori anche dal Medio Oriente, come Iran ed Emirati Arabi.

Nelle aree di passaggio tra i padiglioni è presente una trend exhibition piuttosto interessante…

Come ogni anno, il nostro art director Siegrid Demyttenaere individua i principali trend dell’arredo che vengono suddivisi in tre distinte gallerie e tradotti attraverso prodotti selezionati tra le proposte dei nostri espositori. Il risultato è un collage efficace e rappresentativo di quelle che sono le ultime tendenze dell’interior, espresse molto bene dalla Brussels Furniture Fair.