Fattorini + Rizzini + Partners. Il rigore della creatività

A pochi passi dal Naviglio Grande, in via Pestalozzi 22 a Milano, si trova la nuova sede di Fattorini+ Rizzini+Partners.  Il cambio di indirizzo sottolinea ed evidenzia un nuovo corso intrapreso due anni fa dallo Studio, capitanato dal 2009 da Bruno Fattorini e Robin Rizzini. Nel 2013 la compagine societaria ha visto l’ingresso di Lucio Quinzio Leonelli, manager con alle spalle una consolidata storia professionale nei settori di marketing e finanza e grande esperienza nei mercati di beni di consumo e furniture. Ad una realtà ormai affermata nel settore del design creativo e nella progettazione, questo ingresso ha dato una forte spinta verso una concezione più manageriale dell’attività, con un approccio che fa del rigore il suo caposaldo.

“Attraverso una visione olistica dell’organizzazione del lavoro, oggi la nostra attività si compone sostanzialmente di due ambiti – spiega Lucio Quinzio Leonelli –  Il primo è costituito dal design e progettazione e l’altro da una consistente attività di advisory tecnico e strategico.  Quando parliamo di Technical Advisory ci riferiamo a tutta quella parte di consulenza nella ricerca e selezione di fornitori, definizione di costi e sviluppo di prototipi con l’assistenza al ciclo di produzione. Con la Strategic Advisory, invece, lo studio supporta i propri partner nel finalizzare e ottimizzare il lancio di prodotti attraverso analisi dei competitor e conseguente definizione di strategie produttive e commerciali. Tutto questo con un approccio molto rigoroso, direi anglosassone. Abbiamo infatti una forte inclinazione internazionale, sempre proteggendo e promuovendo però le nostre radici italiane”.

“Quando siamo chiamati alla realizzazione di un nuovo prodotto o di una linea di prodotti –  interviene Robin Rizzini – proponiamo questa complessa attività di strategia e ingenerizzazione che presuppone un costante dialogo e scambio di informazioni con il cliente. Inizialmente ci concentriamo  sulla mappatura dei prodotti già esistenti e loro performance, sull’analisi della concorrenza, dei costi e posizionamento dell’azienda; tutto questo attraverso step rigorosi,  cadenzati da una tempistica molto minuziosa.  Questa attività non vuole influenzare il design e il dna delle aziende, ma fornisce un’idea chiara di ciò che succede nei comparti di riferimento, aiutando così a definire la strada che si vuole intraprendere. Superata questa fase, arriviamo alla parte più ingegneristica. Si passa così dallo sketch al rendering in 3D per arrivare alla prototipazione e così alla definizione del prodotto che sarà realizzato. Il nostro lavoro però non si ferma qui. Siamo infatti coinvolti  in tutta la fase della messa in produzione e il successivo lancio sul mercato”.

Se l’attività di concept design è molto solida – con clienti del calibro di Desalto, Busnelli, Extremis, Arper, Ligne Roset, Paola Lenti e Zanotta, per citarne alcuni – particolare interesse sta riscuotendo l’intervento sui cosidetti existing products. “Sempre più spesso siamo contattati da brand, come Tom Dixon e Moooi ad esempio,  che vogliono lanciare sul mercato un prodotto già esistente ma di cui non sono completamente convinti – spiega Rizzini – Chiedono così  il nostro intervento per superare  criticità a livello ingegneristico oppure per trovare fornitori più idonei alle loro esigenze. In questo caso, attraverso un’attività di scouting focalizzata sul mondo degli artigiani e delle realtà produttive localizzate in Brianza, ma anche nel Veneto e in Emilia Romagna, rintracciamo i fornitori più adatti, facendo poi da punto di raccordo tra questi e l’azienda”.

Con una attività che conta collaborazione con  importanti brand italiani, ma  concentrata prevalentemente all’estero – Stati Uniti, Australia, Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Svezia –  Fattorini+Rizzini+Partners è sempre più orientata all’esplorazione dei mercati internazionali. “Stiamo facendo un grande sforzo per delocalizzarci molto all’estero – continua Leonelli – Abbiamo infatti constatato che, grazie all’attività di progettazione totale da noi proposta, siamo una realtà particolarmente appetibile fuori dall’Italia. La nostra disciplina metodologica incontra il favore delle aziende oltre confine che, per imprinting culturale, si aspettano risposte complesse e definite anche e soprattutto a livello di strategie da adottare. Il nostro obiettivo è di consolidarci maggiormente nei mercati americano e medio orientale attraverso acquisizione di progetti contract chiavi in mano anche per grandi gruppi immobiliari, con un controllo di tutta la filiera, dalla progettazione alla produzione”.