DATA SHEET
Owner: Famiglia Avino
Interior design: Cristina Celestino
Furnishings: Attico Design, Billiani, Ferm Living, Marta Sala, Skillmax
Lighting: Artemide, Esperia Luci, FontanaArte, Kundalini, Servomuto, SP Light and Design, Venini
Bathrooms: Agape, Catalano, Cesana, Fantini
Curtains: Dedar, Rubelli
Finishing and flooring: Budri, Fornace Brioni
Decoration: Paola Paronetto
Rugs: CC-tapis
Photo credits: Davide Lovatti
Una posizione da sogno per un albergo da sogno: è Palazzo Avino, un hotel ospitato in un’antica dimora gentilizia del XII secolo di Ravello, sulle colline che guardano alla Costiera Amalfitana. A reimmaginarne le camere e le suites, ci pensa la designer Cristina Celestino, che racconta: «L’idea è nata ragionando sull’essenza di Palazzo Avino e sul suo legame con Ravello e la Costiera Amalfitana. Arroccato tra impervi vicoli di ciottoli, l’hotel è un miraggio rosa fra terrazzamenti di ulivi e agrumeti. Difficile da raggiungere, è una meta che si rivela ancora più straordinaria di quanto ci si aspettasse, per la vista mozzafiato sul mare e gli scorci di orizzonte che s’intravedono dalle aperture a sesto acuto dei prospetti del Palazzo. Il concept s’ispira alle meraviglie dei giardini all’italiana di Ravello e all’odissea di racconti dimenticati del Tirreno».
La designer connota gli spazi con il suo inconfondibile stile, colori saturi e vibranti che vanno dai toni dell’avorio per i piani dei mobili in ceramica artigianale lucida all’onice arcobaleno usato nel rivestimento dei bagni delle suites, passando per l’acquamarina, il corallo e il sabbia che citano la costiera. Tutti i mobili sono realizzati su misura, in legno, con effetti perlescenti e intarsi preziosi per dialogare al meglio con l’antiquariato presente nel Palazzo.
“La difficoltà più grande, intesa come la sfida del progetto e compito del mio ruolo creativo, è stata tenere insieme nel mio progetto l’identità e l’immagine attuale di Palazzo Avino e le aspettative di una clientela consolidata, con la mia visione progettuale ed una volontà di rendere questi spazi meravigliosi più contemporanei e allo stesso tempo più radicati nel paesaggio della Costiera”, sottolinea la designer.
Nulla è stato lasciato al caso: tutti i pavimenti di camere e suites sono stati realizzati con pavimentazioni geometriche in cotto bianco, rosato e variegato della collezione Giardino all’Italiana di Fornace Brioni, disegnati da Cristina Celestino nel 2017 e personalizzati per questo progetto; le testiere dei letti sono disegnate ad hoc, rivestite con tessuto Rubelli, mentre le lampade applique nelle testiere letto e le corrispondenti lampade da comodino richiamano la forma di conchiglie e ospitano perle in cristallo da cui si diffonde la luce, sempre realizzate su disegno di Cristina Celestino da Esperia Luci.
Gli interni si schiudono come wunderkammer, camere delle meraviglie impreziosite da numerosi prodotti firmati da Cristina Celestino e personalizzati proprio per questo progetto, come gli arredi su misura disegnati dalla progettista e realizzati da Skillmax, i rivestimenti in marmi preziosi e onice di Budri, le poltroncine Corolla disegnate per Billiani, le applique in tessuto di Servomuto, le lampade a sospensione Lilli di Kundalini, i tappeti di CC-tapis, i tendaggi di Dedar e Rubelli, dettagli ricercati che si incastonano come gemme nelle alcove a sorpresa, nei letti racchiusi da pareti leggermente concave, e nelle nicchie nascoste e angoli tutti da scoprire.