Matteo Pieri, Connor by Borzalino, design Debonademeo

Il design non è più solo una questione di stile e di funzionalità. È un insieme di esperienze e connessioni che vanno oltre al prodotto, e guardano all’emozionalità che possono generare e al benessere a tutto tondo che riescono a ricreare. È a questa definizione di design che Borzalino si riferisce e che concretizza pezzo dopo pezzo, per giungere alla sua massima espressione nella nuova collezione 2024-2025. L’azienda “made in Tuscany”, che ha fatto della ricerca sui materiali e del recupero delle lavorazioni tradizionali la sua cifra distintiva, guarda all’interior come fonte di benessere personale, per il corpo e per la mente: adottando un approccio olistico, Borzalino progetta ogni prodotto affinché sia in diretta relazione con la persona e con l’ambiente che lo circonda, con l’architettura e il paesaggio.

Collezione 2024 by Borzalino

Il risultato è un ecosistema interconnesso, dove domina dunque l’armonia, pertanto confortevole e soprattutto confortante. Borzalino raggiunge questo scopo nella nuova collezione adottando prima di tutto materiali naturali, con lo sviluppo poi di forme organiche e accoglienti, e infine la riscoperta di arti e mestieri locali che legano il prodotto al territorio di origine della sua progettualità. 

Le nuove proposte attingono quindi da un moodboard estremamente naturale e al contempo materico: tessuti e legni chiari, trattati al naturale, si abbinano alle morbide pelli nabuk dalle nuance terracotta; marmi dalle screziature perlacee si alternano a metalli acidati e vetri martellati. Come nei tavolini Egeo disegnati da Andrea Andretta, evocativi nella forma irregolare di quelle splendide isole che solcano il mare che dà il nome alla collezione, in un arcipelago di marmi e legni pregiati.

Egeo by Borzalino, design Andrea Andretta

Flow by Borzalino, design Andrea Andretta

Allo stesso modo Flow, che gioca su una matericità più marcata abbinando il piano in vetro al sostegno in metallo tubolare a forma di sinusoide. Elementi curvilinei, dunque, creano atmosfere morbide e avvolgenti, che rasserenano alla vista e al tatto. Lo sguardo scivola sulle superfici aprendosi alle prospettive espressive dell’interior.

Così avviene con la libreria Petra disegnata da Andrea Andretta, una libreria componibile che cattura la fluidità e la serenità di una cascata (declinate nei piani in vetro sagomato) pur mantenendo una struttura forte e rigida, attraverso l’uso di vetro e metallo. E con la sedia Regina: qui Andretta unisce in forme semplici e organiche la praticità del design scandinavo con la maestria artigianale italiana. 

Petra  by Borzalino, design Andrea Andretta

Connor by Borzalino, design Debonademeo

La nuova collezione di Borzalino punta anche sull’interazione fra oggetto e spazio, attraverso un gioco di volumi, una sapiente commistione di pieni e vuoti, o un’alternanza di effetti aerei e solidi volumi. Un concept che si percepisce soprattutto nel divano Connor disegnato da Debonademeo, un divano modulare e personalizzabile, simbolo di “quiet refinement”.

I cuscini di Connor sono infatti sollevati da terra da due slitte in legno massello, quindi adagiati su un piano a vista rivestito in pelle. Mentre lo schienale ed i braccioli sono pieni e corposi, modellati per accogliere, assecondare e proteggere il corpo umano. Questo ideale è ripreso pienamente dalla poltrona Sidney, a firma di Carlo Bimbi.

Sidney by Borzalino, design Carlo Bimbi

Regina by Borzalino, design Andrea Andretta

Il designer omaggia la città prendendo ispirazione dalle vele gonfiate dal vento della nota Opera House australiana per tradurle in una seduta adatta perfetta per spazi pubblici ariosi e fresche lounge, ma perché no, uno studio privato. Realizzata con meticolosa attenzione ai dettagli e utilizzando i materiali più pregiati, Sidney esemplifica la maestria produttiva di Borzalino, portando con sé quel ricco patrimonio culturale che definisce l’azienda e simboleggia l’intersezione tra arte, architettura e design.