Nonostante le sfide derivanti dall’instabilità geopolitica e dall’aumento dei costi delle materie prime, Leonardo Tavani, Vice President Marketing, Customer Service & Distribution di Marazzi esprime ottimismo sul futuro del settore ceramico. Tavani crede, infatti, che la qualità e il valore intrinseco dei prodotti italiani continueranno a distinguersi.
Quali sono state le aspettative di Marazzi per la Tile Week di quest’anno, considerando il contesto economico attuale? Quali le tendenze che può osservare?
Le aspettative sono positive e ci aspettiamo un’alta affluenza di professionisti e clienti interessati alle ultime novità e tecnologie. Le tendenze che osserviamo sono come sempre diverse tra i mercati anche se, in generale, i prodotti a maggior valore e con contenuti di innovazione, come per esempio la tecnologia Premium 3D Ink, che rappresenta un ulteriore passo avanti per l’estetica e la tattilità delle superfici, sono quelli su cui l’attenzione dei clienti converge.
La sostenibilità è un tema sempre più importante nel settore dell’edilizia. Quali sono gli sforzi e le innovazioni di Marazzi in questo ambito? Vedremo novità alla Tile Week?
Marazzi è impegnata da tempo nella riduzione dell’impatto ambientale dei propri processi produttivi e nello sviluppo di prodotti sostenibili. A testimonianza, una lunga serie di certificazioni e riconoscimenti, a partire dalla Certificazione del sistema di gestione Qualità secondo la normativa ISO 9001, ottenuta già dal 1994, e dalla Certificazione del sistema di gestione Ambientale secondo la normativa ISO 14001, ottenuta nel 2003. Più recentemente, l’azienda è stata tra le prime al mondo ad ottenere la certificazione ISO 17889-1, prima norma internazionale che valuta la sostenibilità delle piastrelle in ceramica secondo 38 criteri qualitativi e quantitativi di performance ambientale, sociale ed economica. Il nostro progetto “The Open Circle” documenta in modo trasparente on line tutte le nostre attività in questo ambito. Alla Tile Week presenteremo diverse novità, tra cui nuove collezioni realizzate con un’alta percentuale di materiali riciclati e processi produttivi avanzati a basso impatto ambientale.
In che modo l’instabilità geopolitica e l’aumento dei costi delle materie prime hanno influenzato il settore? Come state affrontando queste sfide in Marazzi?
Hanno influenzato la catena di approvvigionamento e i costi di produzione, soprattutto in relazione alle materie prime che tutto il settore si è trovato a dover sostituire. In Marazzi, abbiamo investito in tecnologie innovative per migliorare l’efficienza produttiva, rafforzando le nostre relazioni con i fornitori e monitorando costantemente il mercato per adattarci rapidamente ai cambiamenti. Siamo comunque riusciti ad affrontare queste sfide mantenendo la qualità e l’affidabilità dei nostri prodotti.
Quali sono, secondo lei, le maggiori opportunità e sfide che il settore si troverà ad affrontare nei prossimi anni?
I prodotti ceramici italiani sono ancora i più apprezzati nel mondo e riconosciuti come portatori di contenuti concreti di valore: bellezza, tecnologia, sostenibilità intesa a 360°, sia dal punto di vista ambientale che sociale. Continuare ad affermare questa differenza e mantenere la leadership nell’innovazione di prodotto, continuando a investire sulle competenze delle persone e su nuove tecnologie, credo sia una grande opportunità e insieme una grande sfida.