La modernità passa per il rispetto della natura

Il brand brasiliano Etel, esempio di etica ambientale e del lavoro, lancia una sfida per vedere con occhi nuovi il futuro. Tre progettisti - Patricia Urquiola, Studio MK27 e Juliana Vasconcellos – la raccolgono

PL 61 sofa and armchair by Percival Lafer + Toquinho bench by Studio MK27

Il progresso non può avanzare se non guarda indietro. È un concetto fondamentale per il brand brasiliano di arredi Etel, che, sin dalla sua nascita nel 1985, affronta il progetto di domani tornando a tecniche e materiali di produzione quasi scomparsi. Un approccio etico di sostenibilità e ricerca che si rinnova con il lancio di una sfida: creare elementi con l’utilizzo di lana grezza, resine, fibre e pigmenti naturali e il riutilizzo dei rifiuti o dei materiali avanzati dalla lavorazione in azienda.

PL 115 by Etel, design Percival Lafer

L’intento è di riconnettersi alla natura quale nuova espressione della contemporaneità. Ad affrontarla, Patricia Urquiola, Studio MK27 di Marcio Kogan e Juliana Vasconcellos, protagonisti delle novità presentate alla recente Milano Design Week. L’azienda ama lavorare con designer e architetti affini che condividono gli stessi valori. Per questo accoglie, con questa iniziativa, la prima designer non brasiliana del marchio Patricia Urquiola, pronta con la sua sensibilità progettuale a far conoscere ad una scena del design più ampia il senso pionieristico e l’alto artigianato di Etel.

Naturalia by Etel, design Patricia Urquiola
Ego mirror and Toquinho bench by Etel, design Studio MK27

La sua Naturalia è una collezione di divani, poltrone, panche e tavolini. Le sedute, con struttura in legno certificato FSC, hanno un rivestimento amovibile pensato come indumento stagionale: in puro cotone non trattato per l’estate; in lana premium per l’inverno. Un surplus altrimenti scartato da un importante polo tessile della moda brasiliano. Tavolini e panche sono invece realizzati in bioplastica vegetale: una resina proveniente dalla canna da zucchero agglutinata con erba, segatura e pigmenti naturali di terra brasiliana che conferiscono un aspetto simile alla pietra/granito.

Nomad by Etel, design Juliana Vasconcellos
Nomad by Etel, design Juliana Vasconcellos

Lo Studio MK27 utilizza pezzi di legno in eccedenza dalla falegnameria per creare la panca Toquinho e il tavolo da scacchi Bóris. Composti da una varietà di legni e finiture diverse, ciascun elemento diventa unico e in edizioni limitata, data la disponibilità del materiale ligneo in eccedenza che detta la durata di produzione. Mostrano invece un dettaglio decorativo in paglia di foglie di banano gli specchi Ego, la cui lavorazione si rifà a pratiche antiche. Come anche Nomad, la collezione di Juliana Vasconcellos composta da scaffali, divani, scrivanie e credenze in legno tinto con terra locale, e arazzi ispirati alla topografia della sua regione natale Minas Gerais. 

PL 115 by Etel, design Percival Lafer

Un portfolio che si arricchisce di alcune riedizioni di pezzi di Percival Lafer, ultimo designer modernista vivente, il cui lavoro è sempre stato caratterizzato da audacia e originalità. Proprio come Etel.