Le superfici del benessere

Un materiale unico, eterno e naturale: il marmo regala emozioni nell’ambiente bagno

Pagine collection, Architectural surfaces by Savema, design Gumdesign
Pagine collection, Architectural surfaces by Savema, design Gumdesign

Considerato il “re dei rivestimenti”, il marmo è il materiale naturale d’eccellenza, capace di donare benessere grazie al suo legame profondo con la terra. Impreziosisce pavimenti e pareti di qualsiasi ambiente, in particolare nella zona bagno proprio perché particolarmente igienico e facile da pulire. Oltre che esteticamente raffinato, con le sue venature “imperfette” che lo rendono costantemente unico. Lavorare con un tale materiale raro e prezioso, ha permesso inoltre di sviluppare tecnologie e innovazioni, promuovendo una filosofia produttiva che riduce al minimo gli sprechi.

Superfici d’architettura di Savema, design Gumdesign (studio scelto anche per la nuova direzione creativa dell’azienda) presenta sei nuove collezioni dove il marmo incontra altri materiali naturali (pelle conciata al vegetale, legno, metallo, salice, sughero). Tra queste, Pagine collection (in copertina), dove le superfici sembrano pagine levigate di un quaderno e dove linee verticali e orizzontali disegnano la parete, generando una scansione ritmica, un reticolo che diventa esso stesso alfabeto. Pieni e vuoti possono ospitare intarsi lignei, in pelle, in metallo o in sughero, dando origine a una punteggiatura materica.

Cristallo Vitrum by Antolini
Cristallo Vitrum by Antolini

Cristallo Vitrum di Antolini è un vero prodigio di Madre Natura che restituisce la percezione di una lastra di ghiaccio perenne, con una superficie impreziosita da venature ambrate scure di natural quartz. Nell’ambiente del bagno è perfetto per lavabi e quinte scenografiche dietro cui scorre acqua, dietro cui si intravedono altre scene di vita quotidiana.

Sahara Bronze by Margraf
Sahara Bronze by Margraf

Sahara Bronze di Margraf è un marmo dai toni marroni, tendenti al bronzo caratterizzato da linee diritte, color caramello, che s’intersecano tra loro creando suggestivi effetti geometrici. Nel bagno (come in altre stanze) il marmo Margraf è sempre più utilizzato dagli architetti e progettisti nelle realizzazioni di elevato pregio come residenze private, ville o alberghi di lusso. Grazie alla tecnologia, che consente di utilizzare macchinari e sistemi di estrazione e lavorazione avveniristici, è disponibile un’ampia scelta di tipologie, colori, spessori e finiture.

Piazza Scala & Cameo, Marmosaico collection by Bisazza, design Carlo Dal Bianco - Photo © Greg Cox, Bureaux, Living Inside
Piazza Scala & Cameo, Marmosaico collection by Bisazza, design Carlo Dal Bianco – Photo © Greg Cox, Bureaux, Living Inside
Zen by Kreoo, design Marco Piva
Zen by Kreoo, design Marco Piva

Da sempre conosciuta per le sue collezioni in mosaico di vetro, Bisazza introduce il marmo, nei dieci decori della linea Marmosaico, disegnata dall’architetto Carlo Dal Bianco. I pattern che compongono la collezione sono disponibili in due varianti cromatiche, realizzati con tessere di marmo, accuratamente tagliate a mano dai mosaicisti dell’Atelier Bisazza. Ogni decoro rievoca l’atmosfera suggestiva degli interni dei palazzi borghesi del centro di Milano. Il nome di ogni decoro richiama alcuni dei più noti luoghi milanesi, nella foto Piazza Scala con Cameo.

Il marmo è solcato da linee morbide e sinuose nella collezione di rivestimenti Zen di Kreoo, firmata da Marco Piva e caratterizzata da una fluidità asimmetrica che infonde una sensazione di calma, tranquillità e vicinanza con la natura. La leggerezza delle dune di sabbia o delle onde del mare suggeriscono la sua texture. Sei sono le tipologie di marmo proposte a catalogo per questa superficie, utilizzabile a parete e proposta in elementi modulari di formato 60×60 cm e spessore 2 cm.

Patchwork by Salvatori, design Piero Lissoni
Patchwork by Salvatori, design Piero Lissoni
Myriam XL by Grassi Pietre
Myriam XL by Grassi Pietre

Piero Lissoni firma la nuova collezione di rivestimenti a parete Patchwork di Salvatori, interpretazione dell’architetto del tema della sostenibilità, intesa come recupero degli scarti di produzione in un’ottica zero sprechi. Patchwork è infatti composta da quadrati di un’unica tipologia di pietra – scegliendo tra Bianco Carrara, Pietra D’Avola o Silk Georgette – provenienti dagli scarti di produzione di diverse collezioni del brand. I pezzi vengono posati andando a creare un vero e proprio patchwork di texture, giocando con la tridimensionalità e lasciando liberi progettisti e clienti di comporre il mix secondo i propri gusti.

Effetto scenografico per Myriam XL, la nuova finitura di Grassi Pietre che unisce la forte personalità della Pietra di Vicenza con un pattern scandito da una sequenza ritmata ispirata alle onde del mare. La particolare finitura è ottenuta attraverso un processo di sagomatura a onde, grazie a macchinari a controllo numerico ed è successivamente rifinita a mano con lavorazioni di levigatura, carteggiatura, spazzolatura e trattamenti volti ad ammorbidire la superficie.