Poltrona Frau, Milan Showroom

“La fantasia è un posto dove ci piove dentro” scriveva Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane, evocando uno spazio intangibile ma aperto, permeabile, contaminabile, da coltivare. È a questa visione assolutamente creativa e a questa dimensione sempre pronta a evolvere che si ispira Poltrona Frau con la collezione 2024, intitolata “Imagine”. Alla capacità di immaginare e di pensare al nuovo, Poltrona Frau dedica un’ampia riflessione che si traduce in forme di arredo che accompagnano il vivere domestico. La sfida della Imagine Collection è proprio quella di trasportare l’immaginazione nella quotidianità e di utilizzarla come strumento di trasformazione del reale secondo i desideri e le esigenze personali. 

Ci si rifà dunque al valore etimologico del termine immaginazione – dal greco “eikasia” – che richiama l’abilità di pensare fuori dagli schemi. Un principio che da sempre guida l’azienda e il suo fondatore, Renzo Frau, fin dalle origini, e che oggi trova nuova espressione grazie al contributo di firme internazionali e della loro camaleontica progettualità. Da qui sono nati i sette temi che definiscono e scandiscono la nuova collezione, ognuno rappresentativo di un aspetto peculiare del macro concetto di immaginazione: Imagine Reality, da cui ha preso forma una rivisitazione in edizione limitata della Vanity Fair XC in collaborazione con Fornasetti.

Imagine Culture meets Crafts, che ha portato a un ampliamento della capsule collection lanciata lo scorso anno con il fashion designer Ozwald Boateng; Imagine Well-Being, che abbraccia tutte le collezioni di accessori e complementi Beautilities; Imagine Boundless Living che porta il concetto di abitare di Poltrona Frau all’aperto creando così spazi fluidi. Imagine Versatility che amplifica l’approccio artigianale e l’amore per le materie prime dell’azienda in ampliamenti di gamma (a partire dall’iconica Archibald) e in nuove collaborazioni che indagano le forme espressive della manifattura (da qui l’incontro con Sebastian Herkner che ha realizzato la lampada da tavolo Nymph e il comodino Stock’n roll).

Ancora, Imagine Variety, ambito di ricerca di nuovi materiali – come la pelle outdoor e Impact Less – inedite cromie e sorprendenti lavorazioni della pelle – dalla stampa digitale alla Pelle Frau Nubuck Tribal goffrata a mano; infine, Imagine Softness, dove l’ideale di comfort di Frau è reimmaginato da firme d’autore come Faye Toogood e il duo Draga & Aurel. È proprio insieme all’artista britannica Faye Toogood che Poltrona Frau spalanca gli orizzonti dell’arredo living per abbracciare forme ardite e spontanee, unendo passato e presente con elegante disinvoltura. Da questa prima collaborazione nasce la collezione Squash: una serie che comprende poltrona, pouf, tavolino, specchi e tappeti immaginata dall’autrice come “un mix di folklore inglese e di artigianalità italiana”.

Le linee sono morbide, le imbottiture soffici, l’appeal informale, come se ogni pezzo fosse il risultato di un gesto spontaneo – lo evocano i cuscini accatastati del tavolino, o il tratto libero e dipinto a mano del motivo dei tappeti a scacchiera. Il concept della collezione prende vita però dalla poltrona, come racconta Toogood, e dal recupero del passato storico di Poltrona Frau: «La collaborazione è cominciata con la poltrona Squash, il pezzo forte della collezione.  Abbiamo iniziato con un viaggio nell’incredibile fabbrica e archivio di Poltrona Frau a Tolentino. Ho scoperto e mi sono immedesimata nei pezzi creati negli anni Settanta». Forme ardite e sorprendenti che rivivono ora nella collezione Squash, che rende omaggio all’heritage di Poltrona Frau anche nel colore. «Mi è piaciuta molto anche l’iconica Vanity Fair degli anni Trenta di Poltrona Frau in rosso rossetto.

Ho capito subito che volevo onorare questi colori d’archivio e rispondere con una forma contemporanea che ne rispettasse l’audacia». Con Squash il design abbandona ogni rigidità e formalità per diventare un abbraccio morbido e accogliente, allineandosi dunque alla filosofia della Imagine Softness, dove la creatività non ha limiti e solo l’obiettivo di migliorare la qualità della vita quotidiana.