Catturano lo sguardo, diventando gli elementi distintivi che caratterizzano divani, poltrone e intere collezioni. Sono dettagli che a volte si fanno oggetto o che diventano segni grafici. Oltre alla seduta, all’ergonomia, alla comodità, gli imbottiti mostrano il loro carattere attraverso particolari rivestimenti, braccioli studiati per diventare sedute, sostegni metallici o di legno che avvolgono e sostengono le sedute. Elementi che definiscono, con un tratto deciso, la personalità di una seduta. E che diventano i punti focali dell’ambiente living.
Cassina propone una nuova edizione della poltrona Utrecht (in copertina) di Gerrit T. Rietveld, con un rivestimento che non passa inosservato, in due varianti cromatiche. Ispirate alla natura, le forme geometriche incontrano il colore, per creare un pattern vivace che ricorda la luce rossa del tramonto che splende attraverso le foglie ad ago del Pino Silvestre.
La famiglia di divani e poltroncine Fender creata da Favaretto & Partners per True Design nasce attorno a un elemento iconico e riconoscibile: il bracciolo. Il posto in cui solitamente si appoggia passivamente il braccio diventa in realtà una seduta e un sostegno aggiuntivo, un cilindro confortevole su cui sostare, per usare la poltrona in modo più dinamico e meno formale. Per enfatizzare le iconiche rotondità dei suoi Fender, Favaretto sceglie i tessuti Kvadrat.
Sempre a proposito di rotondità, la lettera O è il segno grafico che dà origine alla collezione Oscar di Andrea Parisio per Meridiani: divano, chaise longue e poltrona esprimono eleganza attraverso una linea morbida e dettagli contemporanei.
Za:Za di Zanotta, design Zaven, nasce nell’ottica di una maggior riciclabilità e quindi sostenibilità dei prodotti imbottiti. Il fulcro del progetto è la facile disassemblabilità delle parti affinché ognuna di queste possa trovare con facilità la via del riuso. Lo scheletro metallico sostiene in sospensione delle cinghie in poliestere che si dispongono per creare un alloggiamento a culla per gli elementi imbottiti. Braccioli, schienale e seduta vengono calzati come un abito sartoriale.
Rondò di Armani/Casa è una poltrona caratterizzata da una forma avvolgente, grazie al suo design curvilineo. Lo schienale crea un unico elemento con i braccioli arrotondati. Nella vista posteriore, la poltrona mostra una particolare silhouette, quasi sferica, grazie alla quale può facilmente diventare il centro di una stanza.
Lowland, sistema di sedute imbottite disegnate da Patricia Urquiola per Moroso nel 2000, viene ripreso per creare una nuova versione di sé stesso – Loveland e la poltrona Loveseat (in foto). La solidità delle basi del divano, necessaria a reggere e distribuire il peso degli elementi di seduta, si trasforma in gamba, smussandosi e alleggerendosi fino a uscire dal volume. Una soluzione strutturale che conferisce a questo progetto una personalità decisa e contemporanea.
Dopo 40 anni, Poltrona Frau rilegge Ouverture, progettato da Pierluigi Cerri nel 1982. Racconta la ricerca di un linguaggio che voleva rompere con il formalismo allora imperante. Nel suo concept provocatorio Ouverture si caratterizza per una struttura brutalista e per il contrasto tra il richiamo all’architettura industriale e i morbidi cuscini in Pelle Frau® o in tessuto.
Fiocco, design Pinuccio Borgonovo per Flou, è composto da elementi facilmente aggregabili, con generosi cuscini, in due altezze, che sono indifferentemente schienali o braccioli e vengono fissati alle basi tramite sostegni in metallo curvato a U: un espediente funzionale ed estetico che li contiene, lasciando il maggior spazio possibile alla componente tessile ed evidenziando la sensazione di accoglienza e comfort.
Il divano a tre posti Cushy di Etro Home Interiors design Marco De Vincenzo presenta un rivestimento in tessuto Pluma col Blue. Perfetta espressione di una nuova estetica fatta di colori espressivi e tessuti immersivi, Cushy è composta da divano, poltrona, dormeuse, letto e pouf. Nell’immagine, il rivestimento nel nuovo tessuto Pluma, dall’aspetto ricco e materico, in una rilassante tonalità di blu, contribuisce a esaltare l’appeal contemporaneo del divano. Per la poltrona della stessa linea è stato scelto un rivestimento in tessuto Onda, nei toni del blu.
Ligne Roset ripropone il suo emblematico modello Kashima di Michel Ducaroy, progetto del 1976 che riaggiorna in chiave moderna il classico divano Chesterfield. Kashima nasconde, sotto il suo aspetto allegro, un morbido comfort fatto di linee arrotondate (braccioli, poggiareni, poggiatesta integrati). La razionalità delle sue forme non lo priva di un tocco di fantasia: il rivestimento completamente trapuntato della seduta forma delle cuciture ‘pizzicate’ agli angoli, rinforzate da lacci interni. La forma a nido della seduta consente di sedersi appoggiandosi ai lati.
