La fiera parigina Maison&Objet festeggia trent’anni, tra continuità e innovazione, e introduce un nuovo format per Rising Talent Awards, il riconoscimento che la manifestazione dedica al design emergente. Questa edizione premia la rilevanza dei lavori presentati dai candidati rispetto alla digitalizzazione, elemento ormai imprescindibile dalla la nostra vita quotidiana.
«Due parole ci sono sembrate ovvie: high tech e know-how», spiega la direttrice dei Rising Talents Awards, Dereen O’Sullivan, ricollegandosi al tema generale di Maison&Objet 2024, Tech Eden, che spiega bene come le tecnologie avanzate, incarnate da fenomeni come l’intelligenza artificiale o la stampa 3D, abbiano regalato ai designer contemporanei nuove modalità per esprimere la loro creatività.
C’è poi una propensione del design contemporaneo ad assorbire le suggestioni di universi diversi, un aspetto che si riflette nella giuria poliedrica che presiede questa edizione del premio: con figure come Jean de Loisy, proveniente dal mondo dell’arte, Li Edelkoort, ricercatrice di tendenze e icona della moda e del design, e Joseph Grima, Direttore della Design Academy di Eindhoven.
Il lavoro di ricerca di questa squadra viene presentato presentato nella Hall 6 della fiera, mostrando i lavori di una selezione di creativi che si sono distinti per la capacità di navigare tra innovazione digitale e competenze tradizionali.
I giovani designer sono divisi in due categorie, Tech talents e Talents Know-How. La prima ha tre portavoce: Audrey Large, nominata da Joseph Grima, che sperimenta la fusione tra immagine in movimento e oggetto statico, cercando di dimostrare la connessione tra il mondo delle immagini e dei materiali; il duo WINT Design Lab (Felix Rasehorn and Robin Hoske) è stato selezionato dal vincitore della scorsa edizione del premio, Athime de Crécy: lo studio interagisce con ricercatori di svariate discipline, creando proposte innovative che rispondono alle sfide della modernità, tra cui una giacca da corsa realizzata con biomateriali. Il terzo selezionato è Index Office di Nelson Fossey, presentato da Ramy Fischler (Designer of The Year di Maison&Objet 2020), studio di design che integra strumenti contemporanei in processi artigianali; tra i prodotti di punta, la lampada da tavolo Orbe, caratterizzata da una testa magnetica rimovibile.
I Talents Know-How sono invece Aurélie Hoegy, nominata da Li Edelkoort, che si distingue per la progettazione di mobili che coniugano arte e funzionalità, utilizzando il rattan e aprendo nuove prospettive nel design responsabile e circolare; Jenna Kaës, scelta da Jean de Loisy, che lavora nell’ambito delle arti decorative esplorando la spiritualità attraverso il design funerario, tema ancora tabù e poco esplorato; Emma Cogné, nominata dall’interior designer Lionel Jadot, che utilizza nel suo lavoro gli scarti industriali per creare intrecci ornamentali e delimitare aree di privacy nella casa.
A questi sei, tra cui verrà scelto il vincitore di questa edizione, si affianca lo studio Line & Raphaël, individuato come Rising Talent Craft (ed esposto a parte, nell’ambito della sezione Craft della fiera) da Stéphane Galerneau, presidente di Ateliers d’Art de France. Lo studio è stato fondato da Raphaël Cuevas e Line Pierron e si dedica alla progettazione di arredi in intarsio 3D, combinazione inedita di tecniche tradizionali e design futuristico.