VONDOM | Il tempo ritrovato
Per disegnare la collezione Hamptons, Ramon Esteve ha preso spunto da un capolavoro del XX secolo americano, il romanzo Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald. Sofisticatezza, qualità esclusiva; ma anche mistero, intrigo, lusso. Tradotto in un linguaggio contemporaneo. Una serie di pezzi dal design essenziale ma mai spoglio, dove lo stile emerge nei materiali e nei dettagli. La struttura in tubo di metallo verniciato lucido suggerisce la leggerezza dei pontili; le parti in legno che sostengono i braccioli ricordano le vecchie sedie a sdraio; le larghe strisce del tessuto fanno riferimento alle cabine sulla spiaggia. Un vocabolario estetico che parla di estate, di tempo ritrovato, di rituali che sono un omaggio alla bellezza del tempo libero. Una collezione aspirazionale, che incarna il sogno americano e il suo affascinante stile di vita all’aperto, calmo e rilassato, per una piacevole contemplazione.
TALENTI | La mia Africa
Collezione completa di arredi outdoor disegnata da design Ludovica e Roberto Palomba per Talenti, Karen è un aperto omaggio al continente africano e Karen Blixen, l’autrice de “La mia Africa”. «Abbiamo voluto di trasportare nel progetto la forza e la bellezza di questa terra focalizzandoci nei dettagli intrecciati dei due anelli che diventano braccioli», raccontano gli architetti. Il divano, il daybed e la poltrona della serie sono infatti caratterizzati da un’estetica tribale che si legge nelle forme avvolgenti e nelle linee curve dei braccioli che conferiscono agli elementi di seduta la regalità di un trono. Gli arredi sono costituiti da una struttura di legno attorno a cui si avvolge la corda che, perfettamente tesa, funge da schienale d’appoggio dei morbidi cuscini imbottiti. Tre le colorazioni disponibili: natural teak – taupe, natural teak – gray e natural teak – green pine. La collezione si completa, infine, con tavolini bassi, tavoli e sedie da pranzo.
PRATIC | Massimo comfort outdoor
La tecnologia delle pergole bioclimatiche di Pratic evolve con Carrera. L’ultimo modello presentato dal marchio friulano specializzato nella progettazione di pergole bioclimatiche e tende di design è dotato di una schermatura outdoor con lame alternate, fisse e mobili, capaci di sollevarsi e sovrapporsi le une sulle altre, seguendo il naturale movimento del sole. Lame fisse e mobili in alluminio si alternano su due livelli di profondità, conferendo al soffitto chiuso un ricercato effetto tridimensionale. L’introduzione delle lame fisse rivoluziona anche le potenzialità di allestimento: per la prima volta, infatti, la copertura superiore della pergola può essere sfruttata per l’installazione di elementi sospesi come lampadari, sistemi di riscaldamento o impianti stereo. Con un gesto, le lame mobili si sollevano e scorrono fino a scomparire allineandosi al di sopra di quelle fisse. Inoltre, a seconda dell’inclinazione del sole o dell’apporto di luce desiderato, le lame si spostano da destra a sinistra e viceversa.
SCAVOLINI | En plein air
Estensione naturale del sistema Formalia di Scavolini, Formalia Outdoor è la prima cucina progettata dal marchio italiano per gli ambienti esterni. I punti di forza del progetto sono il design, evidente nell’anta sagomata su cui si innesta la maniglia, la funzionalità, espresse per esempio nella possibilità di integrare elementi ribassati o a giorno, e l’elevata qualità dei materiali. Oltre a garantire elevati standard di resistenza, indispensabili negli ambienti outdoor, i materiali scelti esprimono uno stile elegante e ricercato. La struttura in alluminio e il top con zona lavaggio integrata, disponibile sia in acciaio sia in altri differenti materiali, sono abbinabili a due differenti finiture di ante: in acciaio per un look tecnico oppure in legno per esterni – multistrato di Okumè nobilitato in essenza teak – che rende l’insieme più materico.
ETHIMO | Forever outdoor
Attingendo a piene mani dalle calde atmosfere dei caffè francesi, Matteo Thun e Antonio Rodriguez hanno progettato per Ethimo la versione dining della fortunata collezione di arredi Allaperto, pensata in origine per valorizzare gli ambienti outdoor di montagna. La nuova poltroncina Allaperto Bistrò si caratterizza per il comfort ergonomico della seduta e per l’aspetto fortemente contemporaneo che conserva però, inalterato, il fascino artigianale e inconfondibile dell’intreccio. La seduta si compone di una struttura che abbina il teak e il metallo, in finitura Coffee Brown, alla corda intrecciata a mano che dà forma alla scocca stessa. La trama, realizzata a spina di pesce, è disponibile in corda color Sand, Sand e Dark Grey, o Sand e Salvia, che enfatizza il disegno con una palette cromatica naturale che s’inserisce con discrezione in contesti outdoor. Pensata per essere facilmente impilabile, così da rendere agevoli le operazioni di stoccaggio, la poltroncina si accompagna con disinvoltura a tavoli di diversa forma, vocazione e materiali.
PERENNIALS | Buona la prima!
Doppio debutto per Perennials and Sutherland sul palcoscenico della Design Week, che vede protagonista il nuovo direttore creativo di Sutherland Furniture, Eugeni Quittlet, e la nuova collezione Monaco da lui disegnata. Monaco presenta un tavolo e una sedia da bistrot dalle infinite possibilità: moderna, versatile, delicata negli accostamenti materici che regalano però differenti tattilità, attraversa i più vari contesti outdoor con la sua leggerezza estetica. In questi principi si rintraccia l’identità del brand, che dal 1991 crea scenografie per l’arredo en plein air, che trasmettano “onestà, autenticità ed eleganza”.
RODA | In estensione fra spazio e tempo
Luca Pevere disegna per Roda il divano Estendo: per esterno, modulare, destinato a un futuro di nuove configurazioni. Il nuovo divano Estendo di Roda attraversa tempi e stili. Il designer Luca Pevere si ispira alla storica Japan Chair, progettata nel 1957 dal designer danese Finn Juhl, per creare una proposta per esterni contemporanea, dal carattere forte, ma disposta a evolvere per assecondare spazi, usi e funzioni. Dell’originario schienale in tondello di legno, Luca Pevere riprende il segno, tradotto ora in alluminio, “rendendolo elemento distintivo, di giunzione tra i vari moduli di seduta e dandogli la possibilità di chiudersi su sé stesso col bracciolo”, racconta il designer. In questa cornice leggera si dispongono le morbide cuscinature generando strutture lineari da uno, due e tre posti, con e senza braccioli e una angolare. Ma grazie ai due profili principali, collocati anteriormente sotto la seduta e a fine schienale, che permettono la connessione dei vari moduli, si dà vita a una struttura aperta, in grado di allungarsi ed estendersi (da cui il nome) in un secondo tempo.
