Sinergie parigine

In occasione della Paris Design Week, Bisazza presenta la collezione di mosaici progettata da Vincent Darré al pubblico francese

Vincent Darré - Photo © Marco Garofalo
Vincent Darré - Photo © Marco Garofalo

L’universo immaginifico quanto raffinato di Vincent Darré prende forma in una collezione di mosaici per Bisazza, in un incontro di affinità elettive. Presentata in anteprima a Milano e ora raccontata al pubblico sofisticato della Paris Design Week, la Collezione Vincent Darré si compone di quattro decori realizzati in mosaico di vetro – Caryatides, Calliope, Erato e Thalia – in cui l’artista e interior designer francese ha trasferito i suoi codici stilistici e riferimenti di ispirazione: interpretando la grandiosità del Classicismo e l’immersiva fantasia del Surrealismo, ne deriva una proposta decorativa di forte impatto scenografico, che arricchisce la collezione Bisazza Mosaico.

Erato by Bisazza, design Vincent Darré - Photo © Montse Garriga Grau
Erato by Bisazza, design Vincent Darré – Photo © Montse Garriga Grau
Cerf by Bisazza, design Vincent Darré - Photo © Bureaux Agency
Cerf by Bisazza, design Vincent Darré – Photo © Bureaux Agency

“La Collezione Vincent Darré rappresenta un incontro perfetto tra l’esperienza di Bisazza nella lavorazione del mosaico e lo stile creativo colto e raffinato di Vincent Darré”, spiega Rossella Bisazza. La capacità produttiva dell’azienda ha concretizzato il pensiero dell’artista che in Caryatides si declina in un pattern composto da tre moduli, a rappresentare i tre soggetti mitologici del Cervo, dell’Unicorno e della Lira, nelle tre varianti colore, Bleue, Grise, Verte – qui raffigurati sotto forma di cariatidi e alternati ad elementi architettonici, che richiamano le colonne di un tempio classico.

Lyre by Bisazza, design Vincent Darré - Photo © Tom Kurek
Lyre by Bisazza, design Vincent Darré – Photo © Tom Kurek
Licorne by Bisazza, design Vincent Darré - Photo © Tom Kurek, Alicja T
Licorne by Bisazza, design Vincent Darré – Photo © Tom Kurek, Alicja T

Calliope, Erato e Thalia omaggiano invece il Surrealismo ma filtrato dalla contemporaneità: utilizzano infatti una tecnica digitale per dar vita a pattern concepiti come quadri dove le tessere, accostate secondo la stessa tonalità cromatica del verde, carta da zucchero, giallo, grigio e arancio, creano delle figure sovrapposte in maniera inconsueta e suggestiva. 

“Bisazza è un marchio che da tempo mi fa sognare – racconta l’autore – Ho pensato agli straordinari mosaici di Pompei, città per me mitologica, e ho immaginato un decoro neoclassico in omaggio a Jean Cocteau, la mia icona pittorica, per le sue cariatidi custodi di un tempio segreto.”

Calliope by Bisazza, design Vincent Darré - Photo © Ramona Balaban
Calliope by Bisazza, design Vincent Darré – Photo © Ramona Balaban

“Ognuna simboleggia un passaggio della vita. Il Cervo, essenza divina del sacro, l’Unicorno, l’impetuosità del desiderio, la Lira, simbolo dell’armonia cosmica. Le muse sono una rappresentazione poetica delle mie ispirazioni. Calliope, il mio rapporto con il foglio bianco e l’acquerello, punto di partenza di tutti i miei progetti. Thalia, quasi una partita a scacchi, poiché considero il mio lavoro come una lotta per realizzare i miei sogni d’infanzia. Erato, la lira, una delle mie ossessioni, allegoria della rappresentazione teatrale, il filo conduttore delle mie creazioni.”

Vincent Darré collection by Bisazza, Milano Design Week 2023 - Photo © Marco Garofalo
Vincent Darré collection by Bisazza, Milano Design Week 2023 – Photo © Marco Garofalo

Un passato nella moda, un presente nella decorazione e nell’interior design, Vincent Darré esprime la sua creatività nella creazione di tessuti e carte da parati in collaborazione con Dior, Fred, Monoprix, tra i tanti; la sua firma si intravede anche in progetti di ospitalità parigina come l’Hotel Montana a Saint-Germain-des-Prés, la maison Schiaparelli in Place Vendôme, il café-concept store Le Serpent à Plumes in Place des Vosges. Dalla Maison Darré in Rue Royale il suo talento si rinnova continuamente trova infinite forme espressive, portando il lato poetico delle arti decorative sulla scena contemporanea.