Forest House, Truckee, USA - Photo © Joe Fletcher
Forest House, Truckee, USA - Photo © Joe Fletcher
DATA SHEET

Architecture: Faulkner Architects
Main Contractor: Glennwood Mountain Homes
Interior Designer: Rory Torrigiani, Natalie Zirbel
Civil Engineer: Shaw Engineering
Structural Engineer: CFBR Structural Group
Mechanical Engineer: Sugarpine Engineering
Electrical Engineer: Sugarpine Engineering
Geotechnical Engineer: NV5
Lighting: Faulkner Architects
Photo credits: Joe Fletcher Photography

Il nome del progetto, “Forest House”, rivela già la sua prerogativa, quella di essere in completa simbiosi con il paesaggio verde circostante, in un dialogo fra natura e architettura senza soluzione di continuità. Una residenza privata, firmata dallo studio americano Faulkner Architects, che sorge fra le montagne della Sierra Nevada, all’interno di un terreno di due acri nella cittadina di Truckee – furono dei boscaioli a fondarla e tutt’ora qui si respira l’autentico stile western – vicino alla sponda nord del lago Tahoe.

Una foresta di pini Jeffrey e pini da zucchero, mescolati con abeti bianchi e rossi, crea una cornice naturale in cui la casa si trova immersa. Questo è stato il punto di partenza obbligato nella fase di progettazione che lo studio ha favorevolmente assecondato, cercando soluzioni affinché l’edificio non solo non impattasse nel contesto, ma si armonizzasse quanto più possibile. Un modus operandi che connota fortemente il team guidato da Greg Faulkner, che proprio a Truckee ha stabilito una delle sue due sedi (l’altra è a San Francisco).

Adattandosi alla leggera pendenza del terreno, la Forest House presenta una pianta rettangolare, un volume geometrico che prende forma dalla combinazione di cemento, vetro e legno, con affacci continui sui 115 alberi, alti tra i 60 e 90 piedi, che la attorniano. Al primo piano si trova l’ampia zona giorno con ambiente cucina integrato, lo studio e il garage; al secondo livello, le tre camere da letto. Per un totale di 418mq.

A connotare esternamente l’edificio, una schermatura antipioggia che alterna ritmicamente le facciate in cemento e con ampie finestre in vetro; la schermatura, in acciaio ebanizzato, si compone di lamelle angolate, distanziate di solo un pollice, che evocano tanto la struttura quanto la funzione della corteccia degli alberi adiacenti, “tali da proteggere dagli incendi le parti vulnerabili in legno della casa, come un grande parascintille”, spiegano dallo studio.

Da nord si accede all’ingresso “nascosto” dove vetrate di colore verde traslucido rimandano nuovamente al panorama esterno e accompagnano alla zona giorno dominata da toni neutri, da cui si accede alla terrazza coperta rivolta a sud. Dentro l’intera casa, l’armonia cromatica è data da una palette naturale, favorita dalla coerenza materica che chiama in causa la pietra basaltica per i pavimenti, il teak di recupero per soffitti e pavimenti, calcestruzzo e gesso bianco.

Sostenibilità ed efficienza energetica vanno qui di pari passo, e non solo nelle scelte dei materiali. La disposizione stessa della casa, verso sud, e i numerosi lucernari favoriscono l’irraggiamento solare, soprattutto nei mesi invernali; un sistema di riscaldamento radiante, vetri isolanti e la bassa manutenzione dell’edificio ne fanno poi un modello di eco-house.