Possiamo partire da una vetrina d’eccellenza come il Museo del Design Italiano (in copertina) che, in occasione del centenario di Triennale Milano, si presenta con una nuova selezione di oggetti e un nuovo allestimento, progettato da Paolo Giacomazzi Design Studio. Un percorso che parte dalla fondazione dell’istituzione nel 1923 fino a oggi. “Gli oggetti che sono esposti raccontano la storia di quasi cento anni di sperimentazione radicale, in cui nuovi materiali, nuove tecniche e nuovi codici estetici hanno rivoluzionato la sfera domestica e la società, con un focus sulla notevole ricerca che ha trasformato l’identità e le caratteristiche principali del design italiano.” racconta Marco Sammicheli, Direttore del Museo.
Proseguiamo con una serie di anniversari, come quello in casa Pedrali che celebra il 60° anniversario dell’azienda, fondata da Mario Pedrali. Per quest’occasione il designer Andrea Pedrali rende omaggio al nonno con la seduta Narì (design Andrea Pedrali) che riprende alcuni degli elementi delle prime sedie da giardino realizzate in ferro battuto presenti nella collezione degli anni Sessanta. Narì è una poltrona per outdoor caratterizzata da una solida struttura in acciaio e da un intreccio realizzato in estruso di PVC con anima in nylon. L’incordatura, realizzata in Italia da esperti artigiani, si stringe nella parte inferiore della seduta e si allarga verso l’alto per richiamare la geometria a ventaglio ispirata allo schienale della poltrona Serenella.
Sciangai – l’iconico appendiabiti richiudibile disegnato nel 1973 da De Pas, D’Urbino e Lomazzi, Compasso d’Oro nel 1979 – compie 50 anni. Zanotta con Paolo Lomazzi celebra questo importante anniversario creando un’edizione speciale numerata illimitata: la coloratissima Sciangai 50. In Sciangai, ogni elemento costituisce un appoggio a terra e, al tempo stesso, un sostegno per cappotti e cappelli nella sua estremità superiore, sagomata appositamente per reggere ogni capo. Gli otto listelli in legno massello di faggio che lo compongono sono connessi da un giunto poco al di sopra del centro e creano, da aperti, una circonferenza regolabile a piacere e in base allo spazio a disposizione, ottenendo un appendiabiti più o meno ingombrante.
FENIX® e Formica® che festeggiano due anniversari importanti, rispettivamente il 10° e il 110° si uniscono in un progetto scenografico all’insegna dell’interazione e dell’inclusione. Progettato da Zanellato/Bortotto e Musa, ‘Surfaces with a View – Unconventional Of Matter Stories” è un omaggio alla lunga tradizione milanese legata al mondo del teatro e della musica, reinterpretata all’interno di FENIX Scenario attraverso un ambiente in grado di coniugare retail, arte e intrattenimento. Il progetto fa parte di una collaborazione di un anno con lo studio italiano che caratterizza le esposizioni e gli eventi dei brand per il 2023.
Tra le novità, Tuet è la nuova Deep Surface by Arpa Industriale ispirata alle canne di palude piemontesi che crescono lungo il fiume Tanaro. I rilievi del cannettato creano un’esperienza tattile morbida e ondulatoria e donano agli ambienti l’intensità del chiaroscuro. Tuet è disponibile in abbinamento a due nuovi decorativi, un legno chiaro e uno scuro.
Quest’anno Calligaris celebra il suo 100° anniversario di attività e per l’occasione realizza il tavolo Breeze, un vero e proprio gioco di geometrie che caratterizzano la base della struttura. La superficie monocromatica cambia tonalità al variare della luce grazie al nuovo vetro ricotto. Il brand ha voluto, con questa inedita forma, rendere omaggio al logo dell’anniversario, punto focale di tutte le celebrazioni che l’azienda compirà nel corso di quest’anno.
Amini Brothers Company ha da poco compiuto 60 anni dalla sua fondazione. Un allestimento a Villa Erba – curato da Elisa Ossino Studio – ripercorre così la storia dell’azienda. Tra le collezioni, Collectives di Carlotta Fortuna reinterpreta il tappeto afgano in una speciale collezione di pezzi unici. Ognuno di questi tappeti annodati a mano in lana rappresenta l’eccellenza delle tradizionali tecniche di tessitura afgane tradotte in design contemporanei, splendidamente realizzati dalle realtà artigianali afghane.
L’Opificio che festeggia quest’anno il suo 25° anniversario presenta Les Intrigues, la nuova collezione disegnata da Bruno Tarsia. I disegni si intersecano e si legano in una trama ritmata, come accade, metaforicamente, anche ai filati durante la produzione del tessuto. L’articolata composizione a rilievo del filato, inoltre, contribuisce a una resa estremamente preziosa e brillante, mentre il mix dei colori, che prende ispirazione dagli accostamenti degli anni 70, abbina gradazioni neutre a cromie esuberanti, dando forma a una geometria fluida e delicata.
Passando alle riedizioni, Porro presenta i contenitori Linea, design Alessandro Mendini, disegnati nel 2015 e prodotti quest’anno. Da un accurato lavoro di ricerca nell’Archivio Alessandro Mendini condotto insieme a Fulvia ed Elisa Mendini sono stati riportati alla luce tre mobili contenitori. La madia con vano a giorno e cassetto, la madia chiusa con due ante battenti e lo scrittoio (nella foto) con piano a ribalta e partizioni interne, rialzati su una base scura, sono tra loro accomunati da parti piene con motivi optical geometrici giustapposte a spazi vuoti colorati.
Cassina celebra l’ingresso di Vico Magistretti nella Collezione Cassina iMaestri con Maralunga 50, un’edizione esclusiva che quest’anno compie 50 anni. La nuova versione della poltrona e del divano, a due o tre posti, si presenta con una particolare tonalità di rosso, molto cara al maestro. Incorniciati da una cucitura che ne delinea i profili, i volumi generosi di Maralunga 50 sono rivestiti di nabuk, un’elegante pelle pregiata e morbida, che, da un lato, accentua la comodità del modello e, dall’altro, valorizza la sua bellezza senza tempo.
Fra i pezzi più iconici di Busnelli, la poltrona Armadillo disegnata nel 1969 da Gianni Pareschi, si riveste di novità. La nuova versione Caleidoscopic ha un tubolare color Ombra e rivestimento multicolore per ribadire l’iconicità della poltrona. Anima di questa icona è la struttura tubolare metallica ricurva, coperta da soffici cuscinetti dalla lavorazione artigianale che disegnano la linea della seduta.
Nemo Lighting presenta un progetto di Le Corbusier rimasto finora inedito, la lampada Cabanon. Nel 1952, sulle rive della Costa Azzurra, Le Corbusier costruì ‘Cabanon’, una piccola capanna realizzata secondo le regole del Modulor, a pochi passi dal mare. La lampada pensata per il microcosmo di cui porta il nome è composta dalla base di un paralume realizzato con la carta da lucido con cui l’architetto lavorava.