Shadows travelling on the sea of the day, © Olafur Eliasson
Shadows travelling on the sea of the day, © Olafur Eliasson

Nel deserto che circonda i siti storici di Al Zubarah e Ain Mohammed, a nord di Doha, l’artista di fama internazionale Olafur Eliasson ha presentato Shadows travelling on the sea of the day (“Ombre che viaggiano sul mare del giorno”), un’opera d’arte realizzata su commissione commissionata, a poche settimane dall’apertura della Coppa del Mondo FIFA 2022, che si è tenuta in Qatar.

È un’architettura rarefatta, appena accennata, che nella luce del deserto – vista da lontano – appare come un miraggio. E che si completa solo quando la si vede da vicino, all’ombra delle sue pensiline a specchio: il paesaggio si raddoppia, i semicerchi che ne compongono la struttura si completano nel loro riflesso e diventano forme chiuse.

La struttura diventa come un gigantesco disegno tridimensionale, un gioco di curve nello spazio che si sovrappone al paesaggio in modo delicato e rispettoso. L’artista vuole che gli spettatori si rendano conto che quando guardano in alto, in realtà guardano in basso. È un invito per i viaggiatori a contemplare il loro legame con la terra.

«È un invito a tornare in sincronia con il pianeta», spiega Eliasson. «È una celebrazione di tutto ciò che si trova e si muove nel deserto a nord di Doha: animali, piante ed esseri umani; storie, tradizioni e manufatti culturali; vento, luce solare, aria e calore scintillante».

Artista: Olafur Eliasson
Photo credits: © Iwan Baan. Courtesy of the artist and Qatar Museums; Neugerriemschneider, Berlin; Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles. © 2022 Olafur Eliasson