The Chuan Malt Whiskey Distillery - Photo © Chen Hao
The Chuan Malt Whiskey Distillery - Photo © Chen Hao
DATA SHEET

Client: Pernod Ricard
Architecture & Interior design: Neri&Hu Design and Research Office
Landscape design: YIYU Design
Construction: K&H International, Suzhou Hezhan, Qiían Group
Experience design: BRC Imagination Arts
FF&E design: Design Republic
Furnishings: Carl Hansen, Classicon, De La Espada, Stellar Works, Vitra; custom design
Lighting: Parachilna, Viabizzuno; custom design
Photo credits: Chen Hao

Colto e multidisciplinare studio di architettura con sede a Shangai, Neri&Hu hanno recentemente completato un progetto che insiste su uno dei luoghi di più profonda e antica spiritualità dell’intera Cina: il Monte Emei. Situato nella provincia centro-occidentale dello Sichuan, il Monte è una delle quattro montagne sacre della tradizione buddista e nei suoi monasteri venivano in particolare praticate le arti marziali. Dal 1996 questo sito millenario è Patrimonio UNESCO. Tre anni fa Neri&Hu hanno vinto il concorso di progettazione indetto dalla multinazionale francese Pernod Ricard per la realizzazione della sua prima distilleria cinese di whisky.

“Il venerato terreno su cui si trova il nostro progetto ha una ricca e lunga storia”, affermano gli architetti. “Nel corso dei secoli questo luogo ha ospitato un imponente monastero e numerose storiche battaglie, oltre ad essere stato tappa di rotte destinate al pellegrinaggio e ai commerci. Anche se nulla fisicamente rimane di questo passato, il paesaggio stesso è fortemente evocativo di memorie leggendarie. Abbiamo perciò scelto di creare un’architettura senza tempo che esprima i valori fondamentali di un marchio visionario e del patrimonio materiale e culturale che aspira a sostenere”.

Il titolo stesso del progetto Shan-Shui (letteralmente ‘acqua di montagna’) non solo rende omaggio alle caratteristiche fisiche del sito, connotato da un torrente e visivamente dominato dal Monte Emei, ma sottolinea anche quella compresenza degli opposti (da un lato la stabilità e la permanenza rappresentate dalla montagna, dall’altro la fluidità e la trasformazione associate all’acqua) dalla cui complementarietà nascono il concetto cinese di armonia e un particolare stile della pittura di paesaggio.

L’omaggio al Tao si riflette nell’equilibrata dualità del progetto, in cui trovano spazio sia la moderna interpretazione dell’architettura vernacolare che anima la parte industriale del complesso, sia l’astrazione geometrica degli spazi per i visitatori. L’area produttiva si distribuisce infatti in tre allungati edifici paralleli, disposti lungo il pendio e caratterizzati dalla compresenza tra murature in cemento, ampie vetrate e tetti faldati dalle tegole in argilla. Una scultorea, astratta geometria caratterizza i due edifici destinati ai visitatori. Anche qui, l’omaggio agli elementi naturali dell’antica tradizione taoista e Feng Shui porta al contemporaneo utilizzo del cerchio e del quadrato, simboli rispettivamente del Cielo e della Terra, del Padre e della Madre.

La degustazione avviene nell’edificio rotondo e in parte ipogeo posizionato al centro del progetto, caratterizzato da un cortile centrale coperto da una cupola emisferica dal cui oculo centrale scende una teatrale fontana-cascata, evidente omaggio al Pantheon di Roma. I tre anelli che circondano la cupola, realizzati con texture differenti, affiorano dal terreno ricordando il Monte Emei e fungendo da landmark e icona per l’intero complesso.

Una profonda sacralità caratterizza questi spazi, la cui elegante essenzialità ricorda quella di un tempio. Più in basso, gioca invece sulla geometria del quadrato l’edificio destinato al bar e al ristorante, che destina alle sale gli spazi perimetrali riservando il cortile interno a inediti punti di vista sul Monte Emei. I vasti giardini sono innervati da scultorei percorsi, in cui al cemento si abbina la presenza dell’acqua e il riutilizzo dei massi estratti durante il livellamento del terreno preliminare al cantiere.