IDB nel mondo delle cucine

IDB acquisisce la maggioranza di Cubo Design, a cui fanno capo i marchi Binova e Miton Cucine, arrivando a quota dieci società nel Gruppo

Cucina Binova
Cucina Binova

Seconda operazione nel corso del 2022, ma ancor più importante, la decima e più grande dalla sua fondazione. Italian Design Brands (IDB) mette a segno una nuova acquisizione, diventando partner di maggioranza di Cubo Design, azienda abruzzese specializzata nella produzione di componenti e mobili per la realizzazione di cucine componibili. Fanno capo alla società i marchi Miton Cucine, brand “democratico” che offre soluzioni di elevata qualità accessibili, e Binova, brand storico nel comparto delle cucine di alta gamma.

IDB amplia così il suo già ricco portfolio, integrando il comparto cucine a un’offerta che abbraccia arredamento, illuminazione tecnica e decorativa, soluzioni contract. «L’ingresso di Cubo Design rappresenta dunque un tassello importante per la realizzazione di un polo del design Made in Italy in grado di fornire la più ampia gamma di prodotti e servizi», dichiara Giorgio Gobbi, Managing Director di IDB, che prosegue intanto il percorso verso la quotazione del Gruppo, avviato a giugno e che presumibilmente si concluderà entro il 2023.

Un nuovo capitolo si apre quindi anche per Cubo Design, che potrà così «finanziare la propria crescita attraverso strumenti alternativi e avere accesso al mercato dei capitali, avendo come partner un Gruppo strutturato e altamente sinergico», per usare le parole di Antonio Arangiaro, CEO di Cubo Design, che – insieme a Giuseppe Arangiaro – manterrà una quota significativa della società che lui stesso ha fondato nel 2006.
Cubo Design si è presto imposta all’attenzione nazionale e internazionale, grazie a qualità e innovazione. Nel 2016 ha dato vita al polo produttivo Factory One, di 25.000 metri, totalmente integrato, tra i primi in Italia a essere progettato secondo il concetto di Impresa 4.0. Solo nel 2021 la società, che conta circa 70 dipendenti, ha realizzato un fatturato di quasi 46 milioni con una quota export pari a circa il 56%.