Da oltre 20 anni R & Company, galleria fondata a New York da Zesty Meyers ed Evan Snyderman, reinventa il concetto di “collectible design” presentando limited edition e pezzi rari del modern e del contemporaneo non solo nelle sue due sedi, nel cuore di Tribeca, ma nelle più importanti kermesse internazionali.
Una galleria impegnata da sempre a promuovere talenti emergenti oggi acclamati in tutto il mondo, apripista come Wendell Castle, Sebastian Errazuriz, Rogan Gregory, Greta Grossman, Serban Ionescu, Hun-Chung Lee, Joyce Lin, Jolie Ngo, Katie Stout, Johnny Swing, Studio Job, Joaquim Tenreiro, Jeff Zimmerman…
Alla location inaugurale all’82 di Franklin Street si aggiunge l’ampio spazio aperto nel 2018 nell’adiacente 64 White Street, luogo suggestivo in cui sono allestite mostre personali e tematiche, una ricca biblioteca e un archivio con una collezione di oltre 4.000 tra libri, volumi, monografie, riviste e disegni dal 1900 a oggi. Uno scrigno di scoperta in cui immergersi per approfondire e conoscere la storia del design da collezione voluto da Meyers e Snyderman.
La loro passione e la loro lungimiranza ha svolto un ruolo fondamentale anche nella creazione e nella crescita di Design Miami, dove nella scorsa edizione R & Company ha presentato il progetto inaugurale NFT. In questa idea di incessante ricerca, fino al 22 aprile 2022 nello spazio di White Street sono tre i talenti a narrare la sperimentazione.
Il newyorchese Jeff Zimmerman, alla sua sesta personale con la galleria, si racconta in “New Work”: oltre 50 opere realizzate tra il 2020 e il 2021 mostrano il dinamismo della pratica vetraria del designer, tra imponenti manufatti di oggetti luminosi, vasi di varie dimensioni e cromie, opere murali concepite come collage tridimensionali. Pezzi scultorei che si confrontano con l’esperienza di luce, colore e ambiente naturale, enfatizzando l’aspetto estetico ed emotivo. «Jeff Zimmerman è un artista visionario, il cui lavoro cattura e modifica abilmente e singolarmente il confini tra belle arti, design e pratiche performative», afferma Zesty Meyers. «Lo conosciamo da decenni e continuiamo a essere sorpresi e ipnotizzati dal modo in cui spinge le possibilità del vetro, arricchendo e dissipando nozioni preconcette».
All’acclamata Katie Stout è invece dedicata una personale che mette in evidenza il suo vocabolario estetico “naïf pop” – evocazione dello stile di Niki de Saint Phalle – tra opere in bronzo intarsiate con cromie vivaci unite a dettagli artigianali e minuziosi in ceramica. «Con questo nuovo corpus di lavori, Katie ha sfidato di nuovo con grande successo le nozioni e le definizioni stesse del fare design» spiega Evan Snyderman.
Infine le sensuali forme plasmate dal brasiliano Zanini de Zanine – presentate per la prima volta da R&Company – svelano panche monumentali, sgabelli e sedute realizzate con legni recuperati, catturando un dialogo armonico tra naturale e artificiale. Oggetti permeati dalla consapevolezza che la sostenibilità ambientale sia un concetto imprescindibile del “future design”.
R&Company
64 White street e 82 Franklin Street
New York
www.r-and-company.com
