DATA SHEET

Interior design: i29
Furnishings: re-used
Kitchens: Franke, Quooker, HPL
Lighting: Modular, Toss b
Bathrooms: LG Hi Macs, Clou, Grohe, Villeroy & Boch
Flooring: Bolidt
Switches: Jung
Walls: Mosa, Querkus
Photo credits: i29 / Ewout Huibers

“Lavorare su ristrutturazioni di beni ‘monumentali’ ci dà l’opportunità di riutilizzare qualità dal passato al presente”, raccontano gli architetti d’interni i29, “mentre sviluppare nuove strutture edilizie significa imparare a guardare avanti e a mettere le mani sul futuro. Entrambe le prospettive ci ispirano per ottenere il meglio da ogni sfida”. Quella affrontata dallo studio olandese per il progetto della residenza privata di una coppia ad Amsterdam, non solo tocca contemporaneamente i due ambiti, ma va ancora oltre.

Il punto di partenza per l’appartamento di 180 metri quadrati in un’ex area industriale a Nord della città è stato infatti quello di plasmare gli spazi in funzione delle numerose opere d’arte da esporre al suo interno, di cui i proprietari – scrittore e collezionista d’arte – sono appassionati.

Un open space soppalcato senza un layout prefissato e un soffitto a doppia altezza hanno dato l’opportunità agli architetti di sviluppare un pensiero progettuale ‘fuori dagli schemi’ e di realizzare un interno completamente personalizzato e su misura. Un lavoro progressivo, portato avanti con la piena collaborazione del cliente, espresso con una semplicità estetica che racchiude qualità, efficienza e creatività.

Una serie di armadi e moduli a giorno a doppia altezza, di grande impatto scenico, collegano visivamente i due livelli dell’appartamento e celano elegantemente la scala che conduce al livello superiore. Risultano quindi sopraelevati il soppalco, un bagno, due camere da letto e uno spazio per ufficio, tutti in progressione e collegati con discrezione da un corridoio aperto.

Sono in connessione tra loro, al piano terra, anche l’ingresso; il soggiorno con l’ampio divano nei toni del verde e le luci firmate Modular e Toss b; la cucina rifinita con una combinazione di superfici in legno ed elementi con mensole in vetro, abbinati alle attrezzature funzionali di Franke e Quooker. Nel complesso, un intervento spaziale volutamente rigoroso e lineare per essere in contrasto con le opere d’arte colorate, che risultano così esaltate in un equilibrio di pieni e vuoti.