Il ritmo della natura nei materiali e nelle forme, la camera come luogo di benessere fisico, la persona al centro della SPA e lo spazio outdoor come rifugio dallo stress: sono gli elementi che raccontano l’evoluzione dell’hotel contemporaneo nelle quattro mostre del SIA Hospitality Design. La 70ª edizione della manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata al design, all’hospitality e all’hôtellerie si terrà dal 13 al 15 ottobre prossimi nel quartiere fieristico di Rimini, pronta ad ‘istruire’ operatori turistici e designer sulle nuove esigenze dei viaggiatori.
Si comincia da Rooms (Padiglione D3) che ospita sei mock-up di camere d’albergo studiate da architetti tra i più innovativi del design Made in Italy per l’hôtellerie, scelti proprio per il loro tratto stilistico distintivo e per la grande expertise nel segmento contract. Un viaggio tra le suggestioni e le idee creative di Andrea Auletta, Studio Svetti, Contract Lab, Studiopepe, Davidecumini Studio e Vanda Venturi Architetti.
In risposta alla pressante necessità, in questi anni pandemici, di vivere gli spazi all’aperto, ecco Outdoor (Padiglione D1) con una Tailor Living Room creata dall’architetto Alessia Galimberti che utilizza materiali ecosostenibili e innovativi in collaborazione con prestigiose aziende. Un’area living dove rifugiarsi dallo stress, vera immersione nel comfort, capace di rinsaldare il legame tra design e natura attraverso nuance e forme evocative che dettano le tendenze della moda e del design.
Ma la vera evoluzione dell’hotel è rappresentata da Hotel in Motion (Padiglione D2), a cura degli architetti del gruppo Wellness 7.0. Una scacchiera di suite,SPA e spazi outdoor che fotografa l’incalzante presenza di multimedialità, tecnologia e connessione nei servizi offerti dagli hotel ai propri clienti: dai trainer virtuali che seguono l’attività fisica degli ospiti direttamente in camera ai check-out eseguiti tramite telefono, ai servizi predisposti in sinergia con le città. Qui i visitatori potranno immergersi completamente nella mostra attraverso visori in 3D e visualizzare suite che sono sempre più spazio esperenziale unico e privato, ma connesso con il mondo.
Infine, Bloom Spa to Reborn (Padiglione D4), curata dall’architetto Simone Micheli, riporta l’uomo al centro del relax e del benessere attraverso le forme della natura, la variazione tonale della luce e la combinazione di elementi singoli che danno vita ad un centro benessere puro e distintivo, immaginato per rinfrancare l’animo da frenesia e grigiore.