“Carta canta” potrebbe essere l’incipit di questa nuova avventura dell’azienda romagnola e con l’arrivo di Diesel Living gli scenari che si aprono sono numerosi e interessanti. Il set allestito nello showroom milanese vede le nuove collezioni intrecciarsi tra di loro, divise da strappi che rappresentano un segnale forte e chiaro di come l’anima Diesel Living interpreta – con la totale complicità di Wall&decò – l’oggetto wallpaper, sia nelle scelte grafiche che nell’utilizzo.
IFDM ha incontrato all’opening il management di Wall&decò, Christian Benini e Christian Tomadini, e Andrea Rosso, che di Diesel Licenses è il direttore creativo.
Organizzazione (Christian Tomadini) e creatività (Christian Benini) contaminate da una differente creatività (Andrea Rosso) e una visione globale. Come commentate le prospettive che vi si aprono davanti?
C. Tomadini: Valuto dirompente l’ingresso di Diesel Living in Wall&decò, una presenza che ci consentirà – tra l’altro – di aggredire mercati che al momento per noi sono marginali: Asia e USA su tutti. Personalmente ho sempre creduto che Diesel Living, tra tutti i progetti lifestyle legati a un brand della moda fosse il più bello e fresco sotto tutti i punti di vista
C. Benini: Trovo la collaborazione eccitante, sia per quello che deve arrivare, sia per quello che presentiamo oggi. Con Diesel ci conosciamo da qualche anno, abbiamo avuto il tempo di confrontarci e la relazione ha avuto modo di maturare. Ho sempre apprezzato molto la mano di Andrea (Rosso) nelle collezioni di Diesel: la loro identità è sempre molto riconoscibile.
A. Rosso: L’impatto visivo che vedete qui oggi è molto forte, si fa ricordare, non tutti possono esprimere una potenza visiva tale. Il solo modo in cui è stata montata la carta da parati non è banale: questi strappi che introducono un soggetto differente sono una novità, l’overlay ha una forza comunicativa veramente interessante e bella. Nell’allestimento abbiamo inserito anche fotografie dei nostri viaggi, ricordi di esperienze forti. Insomma, un modo di pensare la carta da parati diverso dal solito.
Già la “carta canta”, ma da oggi domani il volume aumenterà?
A. Rosso: Prima di tutto devo dire che la sperimentazione non ci fa paura, sono e siamo consapevoli del rischio di una proposta così wild e aggressiva, ma ci crediamo tutti e i piedi sono ben saldati per terra e…penso proprio che la carta canterà molto.
Un grande strappo al mercato e un altro muro che cade?
C. Benini: Per noi sicuramente è così, c’è una filosofia nuova e un prodotto pronto in rolli. Affronteremo la distribuzione con una proposta differente.
Le risorse umane sia interne che esterne e la filiera commerciale: questo è un cambiamento che produrrà un cambiamento?
C. Tomadini: Wall&decò negli ultimi anni ha avuto numerosi cambiamenti, la partnership con Diesel Living porterà sicuramente energia per affrontare canali ancora inesplorati – e parlo soprattutto dell’area digital e dell’e-commerce – e questo inevitabilmente modifica le strategie di promozione e di vendita; conseguentemente anche chi ha ruoli commerciali dovrà vestire una divisa differente da quella indossata fino ad oggi.
Il digitale è territorio ambìto da tutti, ma il settore arredo in generale non sembra subirne un’attrazione importante. Qual è il tuo pensiero in merito?
A. Rosso: Io sono del 1977, per me – per riprendere il file rouge di questa nostra conversazione – la carta canta ancora molto, ma sono molto aperto alle novità. Quando Marilù Benini (Head of Marketing & Communication, ndr) mi ha fatto vedere WeMu, il percorso virtuale lanciato nell’autunno dello scorso anno, l’ho trovato emozionante ed efficace. In sintesi: se il web mi consente di scegliere più velocemente e meglio, magari supportato da un adeguato customer service, quello è il mio strumento. Non dobbiamo avere nostalgie o stereotipi che ci frenano verso l’innovazione.
Wall&decò sarà il player che avrà grandi sinergie con tutti gli altri partner di Diesel Living, la natura del prodotto abbraccerà gli ambienti, le sinergie saranno numerose. E carta canterà sempre più forte.