La spa è domestica ma non troppo. Occupa con essenzialità e misura un basso edificio indipendente, annesso alla casa padronale abitata dai committenti, un maniero del ‘600 restaurato nel 2016 e immerso in un bosco di pini marittimi fra le colline dell’Appennino Tosco Emiliano. 

È privata ma ha caratteristiche e prestazioni di un centro terapeutico professionale che dispensi benessere totale, fisico mentale emotivo, come si addice all’antico significato di salus per aquam: acqua a 32° alimentata dalla sorgente del pozzo all’interno della tenuta, zone idromassaggio, bagno turco, stanza del sale (con sale dell’Himalaya), cromoterapia, area relax e una suite per ospiti adiacente alla piscina.

Come la luce e la natura che la circondano, e a cui si apre con vetrate mobili assecondando il ciclo delle stagioni, la Casa Piscina è un organo vivo, progettata da Rizoma per generare (con una pensilina fotovoltaica) e consumare solo l’energia necessaria per la migliore fruizione. Un ‘organo’ che vive misurando gli elementi naturali, come orientamento, soleggiamento, ventilazione naturale, e fondendo i requisiti di una casa passiva. Struttura antisismica in acciaio, rivestimento con isolamento termico per la muratura, pannelli radianti a pavimento e a soffitto, infissi ad alta prestazione e sistemi domotici di gestione della temperatura dell’acqua e dell’aria, tutto concorre a ottenere il migliore rapporto fra fabbisogno energetico e comfort abitativo.

È l’abitare che resta la parola chiave di questo luogo dedicato a un’idea di benessere che comprende, oltre alla cura e al comfort, anche il valore estetico dell’interior design, qui espresso nei codici progettuali di Visionnaire che interpreta interni ed esterni fin dalla fase iniziale di progetto. Per il marchio di ‘metaluxury’ si tratta della realizzazione più completa e sartoriale di una zona cosiddetta di ‘intensive’ wellness, che ciononostante accoglie opere d’arte, oggetti e piante tropicali accostati alle collezioni di arredo e illuminazione pensate per zone living o per l’outdoor, come i lampadari e le applique Brunilde di Alessandro La Spada, la serie Katryn e la poltroncina Aminta di Giuseppe Viganò, le sedute Galloway o le Farnese di Samuele Mazza.

Photo © Max Zambelli