Niente clichés e stereotipi, s’il vous plaît. È un’esperienza immersiva nella più autentica atmosfera parigina, quella che Maison&Objet intende evocare in questa edizione di Gennaio (18-22).
Non si intendono solo sapori, colori, profumi, quanto allure, stile, chic tanto distintivi da rimandare immediatamente a una cultura e un modo di essere universalmente riconoscibili. Una prerogativa difficile da essere racchiusa in una semplice definizione, se non in quel certo ‘je ne sais quoi’ peculiarmente francese, che conquista e incuriosisce.
Secondo Vincent Grégoire dell’agenzia parigina NellyRodi – focalizzata sull’analisi e previsione dei trend delle abitudini dei consumatori – è questo rinnovato interesse a livello globale per la patria di Molière a rappresentare un nuovo fenomeno di tendenza, tanto da essere eletto quale tema della kermesse parigina racchiuso nella battuta “Excuse my French!”.
Tale ‘fascinazione’ è certamente da collegarsi alla globalizzazione: “In un mondo in cui le cose si stanno standardizzando, le persone cercano qualcosa di diverso”, spiega Vincent Grégoire. Quale migliore vetrina di M&O per cogliere tale ‘innamoramento’, dove scoprire nuovi marchi e designer francesi, fino a un’installazione dedicata all’interno del Trend Forum (padiglione 7), il cui allestimento è direttamente ispirato alla Galleria degli Specchi di Versailles.
La tematica guida non fa comunque dimenticare la portata internazionale dell’evento, a partire dagli oltre 3mila brand espositori, passando dalla collettiva – quest’anno cinese – dei Rising Talents, fino al Designer of the Year, Sebastian Herkner.