C’è un confine oltre il quale, abitare assume sfaccettature totalmente diverse. I classici punti di riferimento saltano per ricollocarsi su scale differenti dall’ordinario, laddove gli stili di vita non sono convenzionali. Tantomeno le proporzioni. In questo caso, il ‘fatto su misura’ prende il sopravvento sino a diventare – questa volta si – routine, un must per ogni millimetro di metro quadrato, alla ricerca di piena e appagante esclusività. È l’iter progettuale seguito per gli interni di due residenze private russe – una in prossimità di Mosca, l’altra in Siberia – curato in toto da Visionnaire, che del taylor-made d’alto profilo ha fatto la propria filosofia aziendale, specchio di una chiara tendenza di mercato rivolta ad un lusso sempre più contemporaneo.
La villa siberiana immersa in un bosco di abeti fronte fiume, porta con sé un’impronta progettuale similare, come detta il gusto di un mercato locale evoluto. Appassionata di design, architettura e arte, desiderosa di godere di uno spazio verde a casa propria, la clientela russa sceglie soluzioni di interior design di altissima gamma, seleziona prodotti dal contenuto tecnico e fortemente connotati, che possano essere espressione di unicità declinata in ogni scala del progetto. Ecco allora, nel prospetto abitativo poco fuori la città di Krasnojarsk, un cuore verde, spazio intimo e di relax, posto all’interno della struttura.
È protagonista l’uso delle trasparenze per esaltare materiali come il legno, con i suoi colori caldi ed anche il marmo utilizzato in alcune aree.
La zona pranzo è il convivio ‘fatto a materia’: un tavolo extra lungo, altra versione di Revenge, offre conversazione e ristoro abbinato alle sedie Jera, parte della capsule collection disegnata da Steve Leung, che sono l’esaltazione della modernità con il legno massello laccato lucido, il retroschienale e i puntali in alluminio cromato, la scocca in multistrati curvata rivestita all’esterno in pelle e tappezzata in tessuto. Attorno, la panca Hemingway in velluto blu su disegno di Samuele Mazza e il tappeto in seta di bambù firmato Giuseppe Viganò.
Due le zone living dove si avvicendano morbidezza e durezza dei materiali. Fra tutti, la serie di imbottiti Kingsley disegnata da Giuseppe Viganò che gioca su sagomature avvolgenti rivestendole con l’acciaio inox lucidato e tappezzato in pelle. Ed anche Legend, design Fabio Bonfà, reinterpreta il capitonné abbinando pelle e tessuti al metallo satinato. Ancora richiami anni ’70 con la lampada da terra Elder Un, rivista sempre da Bonfà. Outdoor e zona spa, immancabili nel lifestyle della società contemporanea russa, seguono il medesimo filone bespoken luxury.
Mille metri quadrati sviluppati su 3 piani con terrazza mozzafiato quelli della villa ubicata appena fuori la capitale moscovita, dove il top di gamma degli arredi non ha inflessioni neanche per un momento, permettendo alla minuzia dei particolari di comporre un insieme maestoso in tutti gli ambienti. Gli abbinamenti di colori pacati, la preziosità dei marmi, degli intarsi e dei legni fanno da sfondo al total look customizzato nei dettagli, già lampante nel corridoio d’ingresso.
Qui presenzia in centro stanza come un’opera scultorea la panca Lavinia, particolare per la seduta gemellare con decorazione a borchie e catena a larghe maglie in fusione di ottone, il cui profilo è enfatizzato dal riflesso negli specchi che, insieme al legno e al metallo, compongono i pannelli della adiacente boiserie Winsdsor. Un effetto che lascia a bocca aperta e che non viene meno nelle zone fatte per ricevere gli ospiti e raccontare subito di che ‘pasta’ sono fatti studio d’interni e committenza.
Il living a doppia altezza è arricchito dalle forme lineari e dal capitonné appena accennato con cuciture a vista del divano Legend, illuminato dalla luce calda del lampadario Brunilde attraverso i suoi coni ricurvi agganciati ad una lancia centrale in ottone cromato. Mentre, nella sala da pranzo, si lascia ammirare il top del tavolo Revenge, disegnato da Alessandro La Spada con una grafica ad intarsio composta da 5 tipologie di marmo che poggia su una struttura in acciaio.
Le sedie imbottite Clem, ispirate agli anni Settanta in ottone e rivestite in pelle nabuk bianca, insieme al lampadario Swanson in vetro soffiato, fanno da corollario a cene di rappresentanza o meno informali. Un altro ambiente si rifà al neoplasticismo, amore dichiarato verso l’artista Piet Mondrian, con prevalenza di forme geometriche e volumi severi, e dispone nello spazio la collezione Babylon, fatta di pelle nabuk ed elementi in metallo per i divani, di scaglie in alluminio color champagne e pendenti Swarosky per il lampadario Galahad disegnato da Philippe Montels, di inox tagliato al laser e vetro per tavolo Solstice. Qui, come in altre aree, l’art gallery è su disegno esclusivo Visionnaire. La zona notte è un vestito cucito addosso ai padroni di casa e comprende 5 stanze da letto con sommier e relativa testata rivestiti in pelle nabuk ed una dressing room arredata con sistema a parete componibile modulare – Annie – che alterna superfici a specchio personalizzate a cassetti e ripiani in pelle.