Segni e segnali da Cersaie

Oltre la materia, pregiata e performante, la superficie si fa protagonista con una ricca grammatica di possibilità espressive, dalle più fantasiose alle più neutre

Una visita all’ultima edizione di Cersaie è diventata un percorso di scoperta delle possibilità tecniche e inventive inscritte sulle superfici. Non si tratta semplicemente di finiture sulla materia, ma di ricerca estetica e di un linguaggio creativo ed espressivo ricco e articolato, adatto per ogni tipologia di spazio, ambiente e funzione, nei piani orizzontali e verticali. Nei diversi supporti materici, metallo, terra cruda, legno, gres porcellanato, gres smaltato, parati, vetro artistico, un ricco linguaggio di segni – fatto di tagli, venature, intarsi, macchie di colore, fughe, rilievi, macrosegni, texture ritmiche, tracce del tempo fino alla totale assenza di segno – esalta il connubio fondamentale e perfetto fra ricerca tecnica ed estetica, fra cultura progettuale e conoscenza dei materiali.

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De Castelli, Yoko, design Lorenzo Sonnoli. Foto ©AlbertoParise

De Castelli, Yoko, design Lorenzo Sonnoli
Il segno è quello magistralmente grafico, in questo caso essenziale ma giocoso, di Lorenzo Sonnoli. Ispirata al lavoro degli anni Sessanta del Gruppo Fluxus, Yoko è una collezione di mattonelle di 30×30 cm in lamiera nera délabré, su cui sono applicati a intarsio punti e linee in ottone o rame spazzolati, secondo un metodo che privilegia la casualità per creare composizioni infinite.

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Cotto d’Este, Vanity dark

Cotto D’Este, Vanity
Raffinati e leggeri sono i segni desunti da uno dei materiali naturali più pregiati. Le sottili venature color argento o sabbia del marmo serpeggiano inconfondibili su fondo nero o bianco cristallino nelle tre possibili versioni: Bianco Luce, che compatto e purissimo richiama il marmo di Carrara, Bianco Statuario, che riprende le caratteristiche della pietra calcarea delle Alpi Apuane, e Dark Brown, che riproduce la struttura nuvolata nei toni marroni e beige di un marmo originario della Spagna. Con finitura vellutata o lucida, le lastre in versione Kerlite hanno spessore di 6,5 con dimensioni da 120×120 a 120×260 cm.

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Mosaico+, Jointed

Mosaico+, Jointed
Basta un piccolo taglio sulla superficie per creare un articolato linguaggio espressivo e superare la ripetitività del mosaico. Nella nuova collezione di Mosaico+, la tessera di 5×5 cm è incisa da un segno grafico, una linea che seziona ogni singolo elemento in 5 modi diversi per creare 5 tipologie di decoro in una composizione casuale oppure secondo uno schema predefinito. Il sottile vetro cattedrale artistico, brillante e luminoso, può essere colorato con tinte piene e piatte, o avere una superficie stonalizzata e venata.

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Ceramica, Vogue Dekorami

Ceramica Vogue, Dekorami, design Marcante-Testa
Il segno grafico è quello della K ma anche quello delle piccole forme geometriche, linee, quadrati, triangoli, punti, cerchi, semicerchi, ripetute in rilievo sulla superficie in gres smaltato. Ordinatamente disposti su piastrelle di 25×25 cm evocano elementi decorativi del passato, come suggeriscono i nomi: Kolonne, Koriandoli, Kodici. Cinque i colori della superficie lucida, bianco, rosa e azzurro pastello, verde bottiglia e blu scuro, tre quelli satinati, il bianco e i pastelli.

Brioni, Irvine
Brioni, Irvine. foto. © Giulio Boem / @giulioboem / #giulioboem

Matteo Brioni, Fuga, design Studio Irvine/Marialaura Rossiello
Nella superficie in Terraplus, un impasto di terra cruda additivato con leganti minerali e polimeri resinosi, la Fuga diventa il segno in primo piano che attira su di sé lo sguardo. Nel progetto Terra Frame, in mostra nello stand di Wall&decò, una croce in rame naturale, realizzata da De Castelli, è innestata nella pavimentazione continua per ribaltare il rapporto fra fuga e mattonella, “la fuga diventa elemento rigido e la ‘mattonella’ elemento fluido. Ogni tanto la Fuga fugge per scoprire che in realtà non esiste una ‘mattonella’ ma una pavimentazione continua”.

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Wall&decò, Wet System

Wall&decò, Wet System
Nel complesso immaginario che compone la sesta, ricca collezione del sistema di rivestimento per docce e ambienti umidi, fra le grafiche nella scala dei grigi, i tratti disegnati e le texture corpose spuntano qui e là lampi di colore sui toni del giallo, del blu, dell’arancio, segni cromatici che spezzano il campo visivo senza invaderne l’omogeneità.

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Giopagani, grafiche Meet Me Halfway

Giopagani Surfaces, Giacobazzi, Grafiche, design Giovanni Pagani
Il legno, come un parato, nella capsule collection diventa elemento di decorazione a boiserie e a pavimento, prestandosi alla stampa di texture che richiamano atmosfere retro, dall’astrattismo anni ‘20 al bon ton anni ‘60. Qui i segni geometrici o astratti si uniscono a un ritmo incessante per creare un effetto visivo pervasivo e amplificare la percezione dello spazio. Le mattonelle 60×60 cm sono prefinite in legno di rovere con stampa digitale.

Ceramica Sant’Agostino, Oxidart
Ceramica Sant’Agostino, Oxidart

Ceramica Sant’Agostino, Oxidart
Il tempo, le condizioni atmosferiche, l’uso lasciano segni ben visibili e spesso bellissimi. La collezione in gres porcellanato riproduce, dopo lunga lavorazione con il metodo +ART, gli effetti di ossidatura e acidatura caratteristici della lamiera. Con stonalizzazioni, cromatismi, alternanza di zone lucide e opache, e una finitura serica e morbida al tatto, la gamma comprende formati da 120×120 cm a 20×20 cm con una versione Patchwork decorata.

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Glamora, GlamFusion™, Collection IX

Glamora, GlamFusion™, Collection IX
Dalle specie esotiche della foresta tropicale alla macchia mediterranea, ai prati in fiore, nella collezione di carte parati prefinita e waterproof il segno acquista una dimensione onirica e oversize. Il tema vegetale e floreale viene interpretato con grafiche macro, ombre impalpabili e segni astratti.

Laminam, Collection_Nero assoluto & Bianco Assoluto
Laminam, Collection_Nero assoluto & Bianco Assoluto

Laminam – Invisible White
L’azienda che per prima ha introdotto nel settore la lastra ceramica, rivoluzionando le destinazioni d’uso del grés porcellanato, si presenta con un’ambientazione che riproduce l’aspetto e le sonorità di una cava di marmo bianco, dove sono protagoniste le nuove lastre Invisible White della collezione I Naturali in formato 1620x3240mm. Come opere d’arte contemporanea. Capolavori della natura, minuziosamente riprodotti sulla superficie ceramica.