The Norm, Brooklyn Museum

Ispirato alle zone più segrete dei musei il ristorante progettato da Anda Andrei, Bonetti Kozerski e Design SPC

Al quinto piano il Brooklyn Museum dedica le sue gallerie all’arte americana mettendo tuttavia in esposizione solo una piccola parte delle collezioni permanenti, composte da circa 2.000 pezzi, che sono invece accessibili per il pubblico di studiosi e appassionati nel Visible Storage ▪ Study Centre, un’area adibita al deposito delle opere d’arte ma concepita come zona visitabile grazie a teche e vetrine. Un ambiente denso di suggestioni e bellezza che ispira anche il progetto di interni per il ristorante The Norm – aperto l’anno scorso nel museo da Great Performances con lo chef Saul Bolton – firmato da Anda Andrei, Bonetti Kozerski e Design DPC. In un’ampia sala dalle luci soffuse e dai toni pacati, l’impressione è quella di pranzare nei luoghi solitamente invisibili dei musei, i loro ricchissimi depositi. Con una parete che impila casse per il trasporto di opere d’arte e l’altra costituita di vetrine espositive affollate di dipinti disposti in ordine quasi sparso, il ristorante diventa prosecuzione delle gallerie del museo ed estensione concettuale dei suoi contenuti e meccanismi di funzionamento. Anche il menù scelto dallo chef stellato è un omaggio alla poliedricità dei contenuti artistici del museo e alla composizione multiculturale di Brooklyn, con elementi indiani, messicani, giapponesi, mediorientali, caraibici, indo-cinesi e americani.