Delightful. Unconventional Design

Un viaggio che esplora le nuove generazioni nel loro modo di vivere e di concepire gli spazi domestici, in bilico più che mai fra passato e presente. Un presente veloce, fluido, iperconnesso, tecnologico e, soprattutto, reso pubblico dalla costante condivisione attraverso i social; un presente dove tecnologia, design e luce definiscono l’abitare contemporaneo e i suoi spazi essenziali.

Ecco allora DeLightFuL, originale percorso-installazione by Ciarmoli Queda Studio allestito al padiglione 15 del Salone del Mobile. Una dimensione domestica in cui esiste un nuovo modo di vivere gli ambienti, plasmati secondo le proprie esigenze anche grazie a elementi di design che riescono a soddisfarle appieno. Insieme a una sentita ricerca di equilibrio armonico tra funzionalità ed emozionalità, come quella che contraddistingue l’intero concept di Euroluce, emerge dunque la necessità dell’uomo di dover scegliere oggetti d’arredo e forme abitative che rispondano ai propri bisogni e desideri, superando le tradizionali suddivisioni in aree funzionali. «Come nel Rinascimento – spiega Simone Ciarmoli, direttore artistico della mostra-evento insieme al socio Miguel Queda – è l’uomo al centro, con una differenza fondamentale: il secolo in cui viviamo ci ha portato a velocizzare il consumo e a creare bisogni diversi. Resta sempre certo però il fatto che l’essere umano ha esigenze primordiali ed è a queste che la nostra visione del design contemporaneo vuole rispondere».

E se la tecnologia impera ed è diventata un elemento fondamentale, una tecnologia che vuol dire smart, fast, cool e che rende agevole la nostra dimensione domestica plasmandosi con l’ambiente, la luce non è da meno e si pone come elemento fondamentale per riscoprire una delle avanguardie del secolo scorso che si può rinominare “neo déco”. Oggetti utili ma belli, con una loro precisa funzione. «Riscopriamo una tendenza che si inserisce nella decorazione e usa pezzi di design, tessuti e oggetti per ritrovare la sua forza – spiega ancora Ciarmoli – Ci sono diversi stili che si possono percorrere, dal luxury, nella sua accezione plurisfruttata, al minimal. Noi abbiamo voluto mettere insieme passato, presente e futuro per delineare forme che ancora devono essere riscoperte nei nostri spazi domestici. Elemento comune è l’arte come espressione del momento e noi, ispirati a questo concetto, vogliamo mettere un punto su una tendenza sofisticata in neo déco ma attenta alle esigenze del quotidiano».

A integrare e rafforzare il percorso sensoriale, un cortometraggio d’autore, anche quest’anno diretto e realizzato dal regista Matteo Garrone. «Nuovamente il lavoro con Matteo Garrone ci ha coinvolti e stupiti – spiega il direttore creativo – Al secolo Garrone rimane secondo noi l’unico regista italiano con la forza creativa per interpretare il design. Ha trattato gli oggetti allo stesso modo degli attori, ha voluto una totale simbiosi e lo ha fatto con quel talento unico che ancora stupisce. Una fantasia che si sposa con i bisogni. La bellezza dell’Italia e le sorprese. La luce, un elemento importante. E se il design firma lo stile di un’epoca, il cinema lo racconta con la potenza delle immagine girate».

Protagonisti anche i molti brand coinvolti, da Alias, Artemide, Dedar a Flexform, Flou, FontanaArte, da Giorgetti a Mdf Italia, da Moroso a Poliform… I loro oggetti d’arredo raccontano il design contemporaneo e divengono pezzi unici grazie a un non convenzionale accostamento di materiali, tessuti, trattamenti e colori, e grazie a un uso della luce come elemento teatrale, in grado di influenzare la percezione dello spazio e di suggerire atmosfere. «È stata un’avventura diversa – conclude Ciarmoli – Le aziende sono l’eccellenza dello stile italiano. Con sguardi diversi ma tutte con una forte tensione alla qualità. Siamo stati molto onorati di poter scegliere pezzi storici mischiati al design più contemporaneo e reinterpretarli secondo l’estetica dell’oggi. Inaspettato il successo anche in fase di lavorazione: abbiamo avuto i complimenti dalla troupe, il che significa che il messaggio è arrivato. Una mostra-percorso alla scoperta di ambienti diversi, dove l’essere umano è sempre protagonista».