A Hostys Connect idee e soluzioni per l’hospitality del terzo millennio

Tutti riuniti all’NH Collection di Roma per l’edizione italiana di Hostys Conect, progettisti, esperti di procurement e manager di catene alberghiere hanno ascoltato le proposte di una selezione di aziende fornitrici dell’industria alberghiera e del contract che ha scelto di investire tempo e denaro in una formula – quella degli incontri one-to-one a rotazione– ormai consolidata.

Il successo di questa formula non è per niente scontato: se da una parte le aziende chiedono di incontrare professionisti con progetti concreti, dall’altra i buyer decidono di stornare tempo dalla propria attività con la prospettiva di incontri oggettivamente interessanti.

Il mondo del contract, area di business che fa gola a tutti, è particolarmente affollato di eventi simili e quindi la capacità di fare selezione qualitativa rappresenta il tool fondamentale per trasformare una semplice serie di appuntamenti in un circolo virtuoso di networking professionale: Hostys Connect, grazie alla conoscenza di questo mercato, alla sensibilità e alla professionalità di Yumna Chabrol e Jenny Bachelot (gli organizzatori), ha fatto centro, coniugando con equilibrio domanda e offerta, in un contesto armonioso e piacevole di socialità. Le basi per il successo delle edizioni future sono molto solide.

Il mondo dell’offerta a Hostys ha visto la partecipazione, tra le tante aziende, anche di noti brand contract oriented come Moroso, Roche Bobois, Dedar, Dorelan, Gandia Blasco, Wall&Decò e Rubinetterie Stella, presenti con almeno due rappresentanti.

Il pianeta buyer ha visto la presenza di veri e propri esperti del contract e dell’hotellerie: in primis (gran colpo questo per l’organizzazione) Patricia Holler, Senior Director Interior Design di Marriott (e quindi anche di Starwood) che ha voce in capitolo negli oltre 30 brand che compongono il colosso dell’hotellerie.

Ai tavoli degli incontri abbiamo visto anche progettisti del calibro di Jean-Philippe Nuel, Andy Martin, Rockwell, Jaques Garcia, Borella Art Design e Volume ABC e gli italiani che hanno conquistato i mercati internazionali Manuela Mannino (The Hickson Design), Marco Vismara (D73), Lenka Lodo (Goring & Straja), Massimo Mussapi e Alberto Apostoli.

Room Mate, Carlson Rezidor e Elegancia sono i brand più in vista presenti per il settore delle catene alberghiere.

IFDM, media partner esclusivo dell’evento e presente con l’edizione Fall Winter del Book Contract & Hospitality, ha parlato con molti partecipanti riscontrando grande soddisfazione da parte delle aziende che hanno trovato buyer con molti progetti da sviluppare (o già da quotare) e anche sul fronte degli interior designer e manager alberghieri che hanno incontrato aziende preparate a corrispondere alle richieste del mondo del contract, sempre più raffinato nelle prerogative e dove l’asticella delle aspettative si alza ogni giorno.

Si è parlato molto anche di contract residenziale, settore in crescita esponenziale a tutte le latitudini e che,  come ci ha raccontato l’arch. Andrea Viganò di Studio D73, «richiede ormai conoscenze anche legate alla gestione e alle risorse umane, area dove gli esperti di procurement stanno sviluppando competenze specifiche, aumentando di conseguenza il ventaglio dell’offerta».

Hostys Connect 2016, con i temi proposti dai propri partecipanti, è la dimostrazione di come il mondo del contract e soprattutto dell’hospitality sia in crescita ormai costante e non solo nei numeri, ma anche nella tipologia di richieste. Un vero e proprio comparto economico che collega industria e servizi.

La prossima edizione di Hostys Connect si terrà a Berlino dal 26 al 28 novembre 2017.