Nessuna barriera e nessun confine, lavorativo e spaziale. Questo il concept progettuale di BuzziSpace per l’ufficio. Interpretando gli attuali trend che contraddistinguono il mondo lavorativo, il brand si rivolge al crescente numero di “nomadi” lavorativi che cercano ambienti esperienziali dove incontrare e creare network professionali con altri individui. Un design, quindi, che diventi adattivo e conforme alle differenti tipologie di lavoro e stili di collaborazione.
L’ufficio del futuro firmato BuzziSpace – delineato sui concetti di co-working, consultazione, interazione e relax – è presentato a Orgatec suddiviso nella sua duplice interpretazione: da una parte, un setting urbano per la routine lavorativa giornaliera e flessibile – dove la BuzziJungle ha una posizione centrale – e dall’altra, l’esperienza autentica dell’ “ufficio trofeo”, un vero santuario dove avvengono i meeting più importanti, dove autorità e prestigio si incontrano.
Orgatec è quindi il palcoscenico ideale dove mostrare le novità di prodotti più interessanti per il settore. È qui che il brand presenta le sue due prime collezioni di sedute: BuzziFloat e BuzziBounce, firmate Alain Gilles e Gerd Couckhuyt: la prima è una seduta dal design semplice e grafico, in grado di dialogare facilmente con l’ambiente circostante grazie alla sua trasparenza; la seconda combina differenti materiali e un’alta ingegneria per garantire il massimo comfort di seduta.
In termini di sedute, spicca anche la loubnge BuzziCane (design di DUM Office) dal look vintage e informale.
Altra novità, firmata Sas Adriaenssens, è l’originale BuzziChandelier, che unisce dettami classici e un design contemporaneo.
Soluzioni che si rivolgono tanto all’illuminazione quanto all’acustica sono BuzziMoon, BuzziBell e BuzziTotem, anch’esse protagoniste nello spazio espositivo, dominato però da BuzziJungle (by Jonas van Put): la struttura trova ispirazione nella natura e offre una nuova interpretazione della convenzionale sala meeting; i diversi elementi in metallo permettono di sederti, sdraiarti, lavorare o arrampicarti. Un invito spontaneo all’interazione, che supera agilmente i tradizionali confini del workplace.