Il design di Abitare Gonzaga

Una volta oltrepassato il Grande Giardino dei Semplici, si penetra all’interno degli spazi dell’Estivale – o Rustica. Spaesati e confusi, non siamo in grado di individuare il periodo storico in cui ci troviamo. Mentre tecnologia e innovazione si fondono nei prodotti esposti, le pareti e il soffitto di Palazzo Ducale portano ancora i segni dei Gonzaga. Merito della mostra Abitare Gonzaga 2016: arte, design e spazi domestici a confronto con il passato, che ha trovato una risposta decisiva alla domanda: “Se i Gonzaga fossero ancora vivi, in che modo decorerebbero le proprie stanze?”

In primo piano, la cucina su misura di Key – realizzata in collaborazione con lo Studio Benedini Associati – che abbellirà la Sala delle quattro colonne fino all’11 settembre, attenta al contesto storico entro cui si inserisce. Estivale rievoca il nome della location che occupa, recentemente restaurata dopo il terremoto del 2012 e aperta al pubblico per la prima volta in occasione dell’esibizione. Linee progettuali attentamente elaborate descrivono un’isola con top in pietra lavica, che si estende per 4 metri di lunghezza e presenta fuochi professionali di ultima generazione. Terra Cruda è il materiale atossico disegnato da Matteo Brioni che riveste le ante del piano; una sorta di seconda pelle composta da una miscela di argille e inerti naturali dai toni senape e ardesia. Stesso designer per Terra Evoca, che predilige la tecnica dell’altorilievo per modellare le argille che la compongono. In Estivale, il materiale riveste le ante delle due cabine che ospitano dispensa ed elettrodomestici.

Il critico d’arte Marco Tonelli afferma: «Abitare Gonzaga non è una mostra, un semplice allestimento museale, ma un esperimento temporaneo dove dimora storica, ambienti, oggetti e opere contemporanee (d’arte e non) instaurano una inedita relazione di reciproca abitabilità». Una sorta di installazione multipla, dove il presente entra in dialogo con il passato della dinastia mantovana, estremamente attenta alle qualità estetiche e funzionali degli oggetti.

Non solo Key, ma anche Agape è tra i main sponsor dell'esposizione curata da Giampaolo Benedini. Protagonisti del Camerino di Orfeo, Ell e Drop trasformano l'ambiente in una sala da bagno; il primo lavabo ultrasottile caratterizzato dal segno leggero e dallo spessore minimo, la seconda “vasca conviviale” realizzata in Cristalplant® biobased. Nelle altre sale dell'Estivale gli arredi di Agapecasa – a partire dagli iconici tavoli Eros, presenti in diverse stanze e in diverse versioni – marcano lo spazio con il rigore, l’eleganza e la sperimentazione caratteristiche dell'opera del maestro Angelo Mangiarotti.

Inoltre, RimadesioLubia, Davide Groppi, accanto a Matteo BrioniGentryportofino e The Benedini Collection impreziosiscono gli ambienti della residenza cinquecentesca, progettati da Giulio Romano e portati a compimento dall’architetto Bertani. Ideata dall’associazione Mantova Creativa e dal Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova, l’iniziativa valorizza la storia della città grazie al sapiente intervento di Giampaolo Benedini (curatore), Peter Assmann (direttore del Complesso Museale) e Renata Casarin. Inoltre, il critico Tonelli ha selezionato una serie di opere d’arte per l’allestimento, con il patrocinio di ADI Lombardia.