Altoclassico: appuntamento con lo stile

Che il Classico sia ormai una nicchia dal riscontro ben definito è un dato di fatto. Ma è altrettanto vero che si tratta di un settore storico, con un pubblico fidelizzato e costantemente aperto a nuove sfide. Aspetti che trovano piena espressione in Altoclassico. Sono nove le aziende che hanno aderito quest'anno alla collettiva, presenza storica al Padiglione 2 del Salone del Mobile di Milano. Impegnato nell’organizzazione dell’iniziativa è il Centro di Promozione Brianza di Cabiate, che offre un’opportunità unica a quelle realtà che da generazioni esprimono i valori più autentici della classicità italiana. Valori sui quali il Salone stesso ha deciso di puntare durante la sua 55esima edizione, quella di aprile, realizzando film, mostre e installazioni in grado di espimere l’essenza dello stile.

Ma lasciamo spazio ai nove protagonisti: Galimberti&Co, Binda Mobili d’Arte, accanto a Linea Viganò, Fratelli Origgi e MGC sono i portavoci di arredi e imbottiti dal gusto intramontabile; metalli, porcellane e cristalli sono i materiali modellati da Stilars, Nuova Cev, Silver Tre e Tiche Porcellane d’Arte. Riprenderemo nella prossima puntata i brand legati all’home decoration, mentre incontriamo ora le prime cinque realtà imprenditoriali.

Denominatore comune è l’entusiasmo di questi brand per la forza e l’appoggio ricevuto dalla collettiva, fautrice dell’allestimento dello stand sotto il vigile sguardo del presidente Elio Turati – titolare di Turati Boiseries. La tendenza al rinnovamento stilistico che sta coinvolgendo la maggior parte del settore classico, non ha lasciato indifferente il gruppo dell'Altoclassico: quest’anno ha scelto – non a caso – un abito carta da zucchero e blu per presentarsi al pubblico, richiamando così uno dei trend cromatici del 2016. Ma il presidente ha sottolineato: «È importante non andare oltre, non superare il limite. Il settore possiede dei canoni ben precisi che ne determinano la sua natura, ragion per cui è fondamentale rispettarli».  

Comune è anche il mercato di riferimento, quello russo e Paesi limitrofi, che dopo un periodo di flessione sta dando segnali di ripresa. È stata rilevata una crescita progressiva della domanda da parte di alcune regioni asiatiche – Singapore, Cina e Giappone – e dal Medio Oriente. Roberto Galimberti, di Galimberti&Co (produttrice di arredi in legno massello) ha raccontato la loro presenza sul territorio: «Abbiamo realizzato – da terzisti – gli interni di Palazzo Vesace a Dubai, oltre a due alberghi tra Doha e il Marocco. Stiamo inoltre realizzando prototipi di camere per un progetto in Qatar, che speriamo si concretizzi presto». Relativamente al contract, anche MGC rivela il proprio interesse, strizzando l'occhio al settore nautico con un progetto in cantiere per gli arredi di uno yacht.

Si stanno aprendo numerosi spiragli, in particolare grazie a tradizione e artigianalità alla base di ciascuna azienda, che rappresentano ancora la cifra distintiva e inimitabile di queste realtà. La manifestazione milanese ha sicuramente incrementato la loro visibilità, e in tal contesto Paola Binda – di Binda Mobili d’Arte – ha confermato una crescente tendenza: «Il cliente vuole personalizzazione, chiede di continuo modifiche sugli oggetti esposti per aggiudicarsi pezzi unici e irripetibili. Il catalogo serve solo come base dimostrativa, sulla quale bisogna prevedere un successivo intervento su misura».

Il presidente della collettiva considera positivo il bilancio, sia in termini di collaboratori imprenditoriali – che hanno proposto pezzi di elevata qualità – sia per i contatti che il Salone del Mobile ha portato. «Il punto forte che consente ad Altoclassico di imporsi è la tenacia – afferma Turati – così come la volontà di mettere a disposizione le nostre competenze a piccole e medie aziende, che andrebbero incontro a diverse difficoltà inserendosi da sole nel contesto fieristico di Rho Fiera».
Al prossimo episodio.