SCHEDA TECNICA

Client: Isaia
Architecture: Ferrari Architetti, Lochte Architectural Group (local architects), Page and Turnbull (preservation planners)
Interior design: Alberta Saladino
Furniture and lighting: on design and Italian vintage pieces from Esprit Nouveau gallery
Rugs: handmade by Illulian based on interior designer Alberta Saladino and architect Martino Ferrari drawings
Sculptures: Fragments by Michele Iodice
Photo credits: photo by Drew Alitzer, courtesy of ISAIA

La sobria facciata in mattoni con le arcate concentriche è da sempre un punto di riferimento nel centro di San Francisco, al 140 di Maiden Lane. Le rampe interne lasciano presagire la struttura che Wright avrebbe adottato successivamente per il Guggenheim di New York, anche se sulla West Coast l’iconica spirale risulta ancora in scala ridotta. Nel 2015 l’edificio era rimasto vuoto.

La storica azienda napoletana, ambasciatrice dell’abbigliamento maschile di lusso, ha cercato di integrare espositori e scaffali nella spettacolare struttura architettonica, esaltando e valorizzando le curve sinuose ed eleganti che contraddistinguono gli interni. Lo schema di illuminazione, basato su aperture circolari e bolle in acrilico montate al soffitto, è rimasto intatto in tutto l’ambiente, che si estende per ben 734 metri quadri. Molti dettagli – dai colori delle vernici alle finiture in legno, fino ai sistemi di illuminazione – sono stati dettati dai requisiti di conservazione storica.

Al progetto hanno partecipato lo studio Ferrari Architetti e Lochte Architectural Group, affiancati dagli specialisti della conservazione storica Page & Turnbull. All’interno dell’edificio abbondano i tocchi estetici contemporanei e gli esempi eccellenti di modernismo italiano. La decoratrice di interni Alberta Saladino ha collaborato con la galleria Esprit Nouveau di Napoli per trovare elementi di arredo che si armonizzassero sia con l’identità estetica di Isaia che con la visione originaria di Frank Lloyd Wright. “È stato come riportare una sublime opera d’arte al suo antico splendore, conferendole al tempo stesso una nuova personalità” ha dichiarato Gianluca Isaia, CEO dell’azienda appartenente alla terza generazione.

Tra gli arredi spiccano un divano Jelly Pea firmato India Mahdavi con un pregiato rivestimento in velluto di cotone, le confortevoli sedie anni Cinquanta di Paolo Buffa nell’inconfondibile rosso acceso che rappresenta il marchio di fabbrica di Isaia, nonché i tappeti personalizzati di Illulian nati dalla collaborazione tra l’interior designer Saladino e l’architetto Martino Ferrari. Le lampade da terra di Barovier&Toso in ottone e vetro di Murano, create attorno al 1960, illuminano ulteriormente il punto vendita. Inoltre il cliente e il team di progettazione hanno commissionato all’artista Michele Iodice un’installazione chiamata “Fragments”.

Come altre boutique Isaia (negli Stati Uniti l’azienda è presente anche a Manhattan e Beverly Hills, oltre alla rete di negozi in tutto il mondo), lo showroom di San Francisco vanta al proprio interno un bar Campari in stile vintage e un pianoforte laccato rosso. Il seminterrato, che contrariamente al resto della struttura non è soggetto a linee guida per la conservazione storica, ospita uno spazio ad hoc per la sartoria su misura di Isaia. Alla luce di tutto, la storia di questo luogo amatissimo e dall’enorme valore architettonico si è conclusa con un lieto fine: ora è nelle mani di un marchio che se intende davvero di stile classico e senza tempo.