La Cultura del progetto

I 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci offrono l’occasione per rimarcare la sovrapposizione semantica tra Design e Cultura. relazione celebrata in città e in fiera con coinvolgenti installazioni

Non si tratta di un semplice discorso di influenze e ispirazioni. È un fenomeno ben più ampio di contaminazione, di sovrapposizione identitaria di questi universi – Design, Arte, Cultura – i cui confini si lasciano facilmente trascendere l’uno con l’altro per trovare una dimensione ‘altra’ ancora più totalizzante a livello esperienziale. Questa Milano Design Week ne è la riprova.

Installazione “AQUA. La visione di Leonardo” - Photo © Andrea Mariani
Installazione “AQUA. La visione di Leonardo” – Photo © Andrea Mariani

La stretta sinergia in atto tra la città e il Salone del Mobile ha dato vita a una serie di installazioni che trovano comune denominatore nel concetto di “ingegno” (termine che è entrato a tutti gli effetti nel Manifesto del Salone del Mobile). E nell’anno che commemora il cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, l’ingegno per antonomasia a cui ci si rivolge, non poteva che essere il suo.
La Conca dell’Incoronata – di cui presumibilmente Leonardo ha sovrainteso i lavori di costruzione oltre che progettarne le celebri porte lignee – accoglie “AQUA. La visione di Leonardo”, un’esperienza site specific ideata da Marco Balich (sviluppata insieme a Balich Worldwide Shows): un innesto architettonico sotto forma di grande specchio d’acqua offre una ‘finestra’ sulla Milano del futuro – visibile da uno schermo LED posto all’estremità.
Al di sotto si accede a una suggestiva wunderkammer dove, tra giochi d’acqua, luce e suono, si percorre un’esperienza sensoriale fino alla proiezione eterea che
svela il movimento ascendente e discendente delle acque gestite dalle chiuse leonardesche. Molti gli autori che hanno contribuito a questa composizione, tra cui l’artista di grafica digitale Andrew Quinn, l’agenzia creativa di motion design Territory Studio, il collettivo artistico NONE Studio; e ancora, la sound artist Chiara Luzzana e il noto sound designer Maurizio D’Aniello.

Installazione “AQUA. La visione di Leonardo” - Photo © Andrea Mariani
Installazione “AQUA. La visione di Leonardo” – Photo © Andrea Mariani

Ancora più stringente è la relazione tra genio leonardesco e progettualità italiana che mette in scena l’installazione “DE-SIGNO – La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo”, all’interno dello spazio fieristico di Rho. Coinvolgendo i linguaggi del cinema e della scenografia teatrale, Davide Rampello (ideatore e direttore artistico) e Alessandro Colombo (progettista) offrono un inedito racconto sulla progettualità di Leonardo e l’industriosità delle botteghe e officine rinascimentali in relazione al saper fare delle imprese del design contemporaneo. Ad aprire l’installazione, due portali alti 6 metri e larghi 3, realizzati interamente a mano in legno da maestri scultori e pittori e ispirati a disegni e studi originali del Bramante.

Installazione "DE-SIGNO – La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo", photo © Saverio Lombardi Vallauri
Installazione “DE-SIGNO – La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo”, photo © Saverio Lombardi Vallauri
Installazione "DE-SIGNO – La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo", photo © Saverio Lombardi Vallauri
Installazione “DE-SIGNO – La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo”, photo © Saverio Lombardi Vallauri

Offrire un racconto differente della propria storia e del proprio percorso progettuale filtrato attraverso i canoni espressivi ed emozionali dell’arte, è ciò che ha guidato aziende come Living Divani e Kartell nella celebrazione dei rispettivi anniversari al FuoriSalone.
Living Divani commemora i 50 anni del marchio e i 30 anni di Art Direction sotto la guida fedele di Piero Lissoni con una mostra dedicata a “The Uncollected Collection”, collezione in edizione limitata firmata dal progettista per celebrare e suggellare il duplice anniversario, allestita a Palazzo Crivelli (in via Pontaccio 12), in un’atmosfera magica che spazia dall’onirico al tecnologico-futurista.
The art side of Kartell” è invece la mostra che celebra i 70 anni dell’azienda guidata da Claudio Luti, ospitata a Palazzo Reale; per usare le parole di Rita Selvaggio, curatrice della mostra insieme a Ferruccio Laviani, «un viaggio che si affida ad assonanze, parallelismi, linguaggi sovrapposti per raccontare i 70 anni di storia di Kartell, che sono allo stesso tempo 70 anni di design e cultura».