Natuzzi, verso la Cina e oltre

Una joint venture con Kuka – il gigante cinese di Hangzou presente in ben 119 nazioni con oltre 3000 negozi monomarca – è la soluzione forte scelta da Natuzzi per la propria strategia nei mercati asiatici e soprattutto nella cosiddetta Grande Cina, quell’area che comprende la Cina continentale, Hong Kong e Macao. Un accordo che vale in termini economici 65 milioni di euro, tra aumento di capitale e cessione delle quote (49 Natuzzi, 51 Kuka) di Natuzzi Trading.

Kuka, con questa operazione, si assicura la distribuzione perpetua ed esclusiva dei brand Natuzzi Italia e Natuzzi Editions e altri marchi della Società nel Territorio, a fronte di un corrispettivo pari a 15 milioni di euro (incluso nei 65 milioni investiti in totale da Kuka); la società di Santeramo in Colle pone la propria bandiera all’interno di un gigantesco sistema trade che ne aumenta il valore intrinseco oltre che quello di mercato.

La storia Kuka, ma la società di fatto si chiama Jason Furniture, assomiglia a quella di una delle numerose aziende italiane dell’arredo: partita nel 1982 come semplice falegnameria, lentamente ha trasformato le competenze acquisite in strumenti di marketing, diventando oggi uno dei più importanti player del trade cinese per il settore degli imbottiti.

La Natuzzi – ancora oggi il brand life style italiano più riconosciuto al mondo (la ricerca è stata realizzata nel 2016 da Ipsos Observer) e che l’anno prossimo spegnerà ben 60 candeline – prosegue nella sua politica di espansione internazionale che la vede oggi presente nei più importanti mercati con 12 uffici commerciali a supporto di una capillare rete ratail.

Il Gruppo Natuzzi è quotato dal 1993 al NY Stock Exchange.