O Lofos, Creta
DATA SHEET

Special wood constructions: Loupasakis s.a.

Special marble constructions: G. Houlakis

Furniture marble construction: Delta marble 

Special metal construction: Grammatikakis

Mirror construction: Onentropy

Ceramics: Maru Meleniou

Curtains: Ez Design

Carpets: Nani marquina, Kusiner

Fabrics: Libeco, Norrgavel, Mille et Claire, Studio Natural

Pillows: Libeco, Mille et Claire
Photo credits: Ana Santl

È una delle pendici del monte Thrypti, sul lato orientale di Creta, la collina su cui è seduta O Lofos (in greco appunto collina), residenza di 280 metri quadrati che guarda il Mediterraneo dall’alto. Cerniera tra l’imponente montagna e una valle con ulivi che termina verso il mare, la sua collocazione è stata fortemente voluta dai proprietari, una coppia innamorata dell’isola da molti anni e con idee estremamente chiare su ciò che desiderava ottenere. 

Primo fra tutti, una casa fruibile tutto l’anno e quindi di massimo comfort indipendentemente dalla stagione. Con una cucina ben attrezzata sia all’interno che all’esterno, una piscina d’acqua di mare riscaldata, un home cinema, una palestra, una sala biliardo con area bar. Infine, una vista vertiginosa sull’orizzonte, ma anche sull’intensa natura selvaggia circostante. 

Gli architetti Block722Sotiris Tsergas, Katja Margaritoglou e il loro team – hanno dovuto fare i conti con l’asperità di un suolo ripido e irto, sul quale hanno adagiato una serie di volumi su più livelli, distribuendo spazi di varietà e qualità diverse.

Si scopre la casa scendendo lungo un sentiero lastricato pieno di lavanda ed erbe aromatiche e seguendo la pendenza del terreno, dal punto più alto e gradualmente discendente, si imbocca un corridoio centrale che attraversa l’ingresso principale e collega tutti gli ambienti della casa. Per creare un flusso più dolce nello spostamento da un blocco all’altro, lo studio ha creato aree intermedie senza un uso specifico, ma che aiutano e scoprire gli spazi interni ed esterni mentre si cammina per casa. 

Come quella semi chiusa posta al centro e formata da un gioco d’acqua e un ulivo che sembra galleggiarvi sopra: un escamotage di grande effetto scenografico che collega anche le aree comuni alla camera da letto principale. In un simile scenario, in cui dominano colori tenui e terrosi, va da sé che la maggior parte degli elementi, anche d’arredo, siano progettati e realizzati appositamente.

Anche la scultura dell’artista greco Pantelis Chandris incorporata nella parete del soggiorno, sviluppata parallelamente al progetto architettonico. I pezzi della collezione di mobili Anata di Block722 si accostano a materiali naturali lavorati da artigiani locali specializzati. Come il giunco intrecciato a mano degli armadi e delle testiere dei letti, o il legno scuro affumicato per un effetto che riproduce il naturale processo di invecchiamento. 

O ancora la pietra massiccia lasciata nel suo aspetto grezzo tridimensionale per i lavabi. Anche quella utilizzata per le facciate emula la roccia su cui poggia la residenza, ricoperta sui tetti da piante autoctone per garantire l’isolamento termico della casa, fondendola armoniosamente con l’ambiente circostante.