Il lato materiale

I colossi internazionali della moda si lanciano in un Monopoli mondiale e miliardario; il design è attratto dai processi dell’artigianato. La partita Mondo Reale vs. Metaverso sembra già dimenticata. Ma il futuro è ancora da disegnare

Palazzo Soranzo Van Axel, Venezia

Negli ultimi mesi ci sono state due notizie in apparenza solo vagamente collegate ma in realtà con numerosi punti di contatto (a partire dal protagonista, il colosso del lusso Kering). La prima: Kering ha acquistato a Milano, per 1,3 miliardi di euro, un edificio in via Monte Napoleone. La superficie lorda, stando a quanto riportato da indealista.it, è di 11.800 metri quadrati (di cui oltre 5.000 di spazi commerciali): il valore al mq sarebbe quindi di oltre 110mila euro, per la più grande transazione su un singolo asset mai effettuata in Italia. E si affianca, per il gruppo, ad acquisizioni di altissimo profilo in altre città del mondo: New York, Tokyo, Parigi.

Bottega Veneta, Palazzo van Axel

La seconda: Bottega Veneta (brand del gruppo Kering) ha annunciato la creazione, a Venezia, di Palazzo Bottega Veneta, un luogo speciale pensato per ospitare esperienze ed eventi dedicati ai suoi top client. Gli interni, curati dal direttore creativo Mathieu Blazy, sono un mix tra l’architettura quattrocentesca dell’edificio (palazzo Soranzo Van Axel) messa in dialogo con pezzi d’arte e design contemporanei.

Palazzo Van Axel – Photo © Matteo Canestraro
Zaventem Ateliers, KRJST Studio

Malgrado tutte le scommesse sul Metaverso, evidentemente il mondo reale continua ad avere in mano le carte vincenti. Moda e lusso sono, da sempre, degli apripista – ma lo vediamo anche nel mondo del design, nella grande energia che molte aziende indirizzano al settore retail, giustamente considerato cruciale. E anche l’interesse sempre più attento e diffuso per il collectible design parla di una fascinazione, da parte del pubblico, per i processi di fabbricazione, per l’artigianalità, per il lato materiale delle cose. Che poi magari si intreccia con la tecnologia o con l’informatica in modi imprevedibili e geniali. Perché la creatività non sta mai ferma.