Brezza by S•CAB, design Alessandro Stabile
Brezza by S•CAB, design Alessandro Stabile

Il 2024 segna un passaggio importante nella visione di S•CAB. Le proposte della nuova collezione sono pensate principalmente per abitare e popolare il mondo outdoor ma non si limitano a una potenzialità monouso: facendo leva sulla loro versatilità talvolta irriverente trovano posto anche negli spazi indoor, dove si distinguono per il loro caldo minimalismo contemporaneo. Nonostante la diversità di visioni e morfologie, gli arredi si adattano con naturalezza  alle dimensioni degli ambienti e agli stili con cui convivono. Ogni pezzo, a suo modo, è pensato per colmare un divario, per costruire una relazione: come nel caso delle poltrone e delle chaise longue che si inseriscono in un’isola di seduta, dei pouf e dei tavolini che forniscono nuovi spazi di appoggio, o dei complementi che valorizzano la vegetazione della nostra vita quotidiana. Ne nasce un microcosmo dove le novità dialogano con i pezzi già in collezione.

Brezza low table and Brezza Sofa by S•CAB,
design Alessandro Stabile

Brezza Lounge by S•CAB,
design Alessandro Stabile

Brezza Sofa by S•CAB,
design Alessandro Stabile

Dalla progettazione nel 2023 della seduta Brezza, che segna l’inizio della collaborazione di S•CAB con Alessandro Stabile, nasce una famiglia allargata che include una poltroncina lounge e un divanetto due posti. Completa la collezione un tavolino basso caratterizzato da due importanti doghe di cemento o HPL. Grande attenzione è posta alla sostenibilità, ereditando l’approccio produttivo dell’originale: i cuscini delle sedute, facilmente sfoderabili, si fissano al telaio senza bisogno di colle, bottoni, zip o velcro, facilitando la sfoderabilità e la sostituzione all’insegna della circolarità; la gamma dei tessuti con filato riciclato si rafforza con la proposta di due nuove varianti nate da materie riciclate post-consumo, unite a materiale di scarto industriale pre-consumo.

Malvasia di Francesca Lanzavecchia è una seduta da esterno che proietta attraverso i suoi intrecci metallici giochi di luci e ombre che ricordano i pizzi o le chiome degli alberi. Nonostante l’apparente semplicità, il suo design esprime una vera sfida produttiva: estrarre schienale e sedile da un unico pezzo forato e calandrato, per poi saldarli quasi invisibilmente al telaio tubolare. Un trattamento particolarmente complesso che porta il metallo vicino al suo limite della flessibilità e ne addolcisce la freddezza. Le gambe, caratterizzate da una doppia curvatura, donano leggerezza all’arredo, il cui profilo minimale è completato dall’aggiunta di morbidi cuscini.

Malvasia and Atomo by S•CAB, design Francesca Lanzavecchia and Spalvieri & Del Ciotto

Atomo by S•CAB,
design Spalvieri & Del Ciotto

Atomo by S•CAB,
design Spalvieri & Del Ciotto

Il progetto Atomo di Spalvieri & Del Ciotto nasce dall’esigenza di creare un tavolo capace di inserirsi in ogni ambiente e di diventarne il protagonista. Leggera e robusta, la struttura in alluminio è composta da un basamento a terra in pressofusione su cui sono fissate le gambe che sostengono il piano. Ogni dettaglio formale, come il raffinato collegamento tra la base e gli elementi tubolari, risponde a una ricerca estetica che si appropria della tecnologia produttiva più avanzata per delineare un prodotto equilibrato e contemporaneo nello stile.

L’ampia gamma di colori e le numerose finiture permettono di soddisfare le esigenze di qualsiasi spazio, indoor o outdoor, casalingo o contract che sia. Frutto di una giocosa sperimentazione, la famiglia di tavolini Hyppo di Meneghello Paolelli è pensata per l’uso esterno ma si adatta con versatilità agli spazi interni.

Hyppo by S•CAB, design Meneghello Paolelli

Hyppo by S•CAB,
design Meneghello Paolelli

Hyppo by S•CAB,
design Meneghello Paolelli

Mimosa by S•CAB,
design Ionna Vautrin

L’ispirazione, lo si evince dal nome stesso, è legata alla morfologia dell’ippopotamo e si rivela nel design delle gambe in alluminio, grandi e scultoree. Il piano, realizzato in laminato in pasta colorata, si distingue invece per il profilo sottile e il contorno volutamente irregolare, che ricorda il corpo dell’animale. Disponibili in diversi diametri e altezze, e colori accattivanti come ocra, cremisi, verde quarzo e verde petrolio in una finitura opaca. A completare il microcosmo outdoor di S•CAB non potevano mancare complementi per mettere in scena composizioni floreali o piante ornamentali per spazi abitativi sia interni sia esterni. I porta-piante Mimosa pensati da Ionna Vautrin, con la loro linea che appare come un tralcio sinuoso che collega i vassoi, evocano l’idea di una radice o un rizoma. Grafici e colorati, si possono posizionare in un angolo, contro un muro o appesi come applique. I vasi, eterei, colorati e dalle dimensioni generose, imitano la morfologia di un fiore composto da un peduncolo e una corolla. Una sfumatura in gradazione di colore ne sottolinea il carattere grafico.