DATA SHEET
Client: Gruppo Montenegro
Architecture & Interior design: Studio Marcante–Testa
Project and content management: MindTheGap Studio
Plants and facilities design: PGS ingegneria
Content of the exhibition design & visual identity: Studio Fludd
Production coordination & executive production: Epica Film
Local architect: Stefano Romagna
Project manager: Roberta Minici
Building construction: Steelwood
Engineering Set-up arrangements: Amap, Gruppo Frassati, Steelwood Engineering, WonderGlass
Lighting design: Studio Marcante – Testa in collaboration with Flos
Decorative lighting supplier: Fortuny
Technical lighting supplier: Flos
System integrator: Acuson, Red Group
Photo Credits: Helenio Barbetta
È rosso il colore dello Spritz, long drink veneziano oggi amato in tutto il mondo, probabilmente inventato nell’Ottocento dalle truppe austriache allo scopo di allungare con uno “spruzzo” di acqua frizzante gli alcoolicamente vivaci vini veneti. E rosso amaranto è infatti il Select, bitter veneziano inventato negli anni ’20, oggi prodotto dal Gruppo Montenegro, molto amato dai cultori dello Spritz. Non solo alla promozione, ma anche alla produzione della celebre bevanda è dedicata Cà Select, nuovo spazio polifunzionale progettato dagli architetti torinesi Andrea Marcante e Adelaide Testa.
Il contesto è quello, meno assalito dall’overtourism, della parte settentrionale del sestiere veneziano di Cannaregio, a poca distanza dalla Laguna Nord e da affascinanti testimonianze del passato come la Chiesa della Madonna dell’Orto, la Casa del Tintoretto e l’ex Chiesa dell’Abbazia della Misericordia.
“Volevamo raccontare una Venezia in grado di attingere all’unicità della sua storia attraverso le lenti della contemporaneità e dare a Select una casa che mettesse in evidenza il suo legame passato e futuro con questa città”, affermano i progettisti.
In continuità con la storia di un sestiere dalla lunga tradizione artigianale, Cà Select si sviluppa infatti sui 690 metri quadrati distribuiti in due livelli di un basso edificio produttivo, precedentemente occupato da un laboratorio per la lavorazione dei metalli e ora suddiviso in tre aree funzionali: una produttiva, destinata alle fasi di macerazione delle principali materie prime con cui viene realizzato il Select, tra cui rabarbaro e ginepro, una zona espositiva che racconta il legame con la città (curata da Studio Fludd) e uno spazio polivalente fortemente caratterizzato da un bancone bar/mixology in vetro di Murano blu, la cui texture irregolare ricorda il movimento delle onde lagunari. Ed è proprio il bancone tailor-made, disegnato da Marcante Testa, a divenire primo elemento identitario del brand, posto com’è alla fine del corridoio di accesso da Fondamenta Madonna dell’Orto.
Con la grande attenzione al dettaglio che caratterizza il loro approccio progettuale, i progettisti hanno sfruttato l’indubbio impatto iconico della storica bottiglia del Select e il bicchiere a stelo lungo come elementi di una scenografia che vede nell’uso dei colori accesi e di materiali caldi come il velluto, o vibranti come il mosaico, un esplicito e ammirato omaggio alla tradizione veneziana.
“L’esperienza complessiva del nuovo spazio scandito da grandi sipari”, affermano gli architetti, “è immaginata come una sequenza teatrale in cui il pubblico diventa protagonista, come nel celebre Bal Oriental, le cui immagini in movimento a grandezza naturale “immergono” il visitatore in quella che rimane la festa in maschera più straordinaria del ‘900 Veneziano, tanto da guadagnarsi l’appellativo di Party of the Century.
Venezianissimi sono ad esempio i pavimenti a terrazzo e le inconfondibili lampade prodotte da Fortuny, spesso appese a una griglia di supporto in metallo rosso in modo da rispettare le capriate lignee originali lasciate a vista. Un ulteriore omaggio all’indimenticabile Mariano sono i mosaici dell’ingresso, ispirati ad alcuni suoi bozzetti e realizzati con tessere prodotte dalla storica fornace Orsoni Venezia 1888. Nel mezzanino, che ospita soprattutto spazi espositivi, una parete vetrata dal filtro rosso consente la vista diretta dell’area produttiva.