Fondata da Giorgio Pace e Nicolas Bellavance-Lecompte nel 2017, Nomad – fiera dedicata all’arte e al design da collezione – inaugura a St. Moritz la sua 13esima edizione, in scena dal 22 al 25 febbraio. Opere storiche e contemporanee presentate dalle gallerie e dagli artisti di tutto il mondo si installano in un palcoscenico che fu un punto di riferimento nel 19esimo secolo: l’ex Hotel Eden. L’edificio, situato nel centro storico dell’esclusiva località svizzera e oggi in fase di ristrutturazione, accoglie opere importanti offrendo un dialogo inedito con il “non-finito” e svelando le stratificazioni architettoniche dei suoi spazi.
Con una particolare attenzione al patrimonio culturale, all’artigianalità e alla sostenibilità ambientale messe in luce nelle due precedenti edizioni, a St. Moritz sono protagonisti i progetti che si pongono sul confine tra passato e futuro, abbracciando le tecniche tradizionali con una visione all’avanguardia e un focus sulla qualità dei materiali. Un’attenzione che non si focalizza esclusivamente sulle opere presentate in fiera, ma anche al di fuori dei confini di Nomad attraverso visite mirate alla scoperta del ricco patrimonio locale.
Dal Regno Unito alla Francia, dal Belgio alla Svizzera all’Italia sono numerose le gallerie selezionate per questa edizione come Nilufar, Galleria Rossana Orlandi, Galerie Negropontes, Von Bartha solo per citarne alcune. E tra i progetti speciali dedicati al tableware e all’arte del gioiello, spiccano nomi come Cabana, Eliane Fattal, Super Mountain, Cora Sheibani.
La natura come elemento ispirazionale che crea bellezza è il fil rouge che si snoda tra le pièces presentate dalla piacentina Volumnia: in un dialogo tra storia e contemporaneità, le creazioni di Gabriella Crespi, Mario Ceroli, Ingo Maurer, Charlotte Perriand e Joaquim Tenreiro sono messe a confronto con le sculture in legno di Michele De Lucchi, realizzate a mano nel suo laboratorio: oggetti-scultura che lui considera come il primo strumento attraverso cui creare architettura e indagare il significato profondo del costruire.