Ieri, 13 febbraio, si è tenuta la conferenza stampa del Salone del Mobile.Milano. Per il settore che si occupa di informazione e design è il momento che segna in un certo senso l’avvio dell’evento di aprile (dal 16 al 21, quest’anno alla sua 62esima edizione): vengono rivelati alcuni contenuti, la kermesse inizia a prendere forma. Quello che ieri è stato fatto vedere agli operatori del settore parla di un Salone sempre più innovativo e capace di tradurre l’esperienza in stimoli concettuali per la community del design.
L’appuntamento è stato volutamente insolito, introdotto da un grande panda che parlava a noi umani di ambiente. Una dichiarazione d’intenti precisa, non scontata nella sua collocazione all’inizio dell’evento e che ha introdotto, per analogia, un concetto importante: perché quest’anno il Salone si presenta come un vero e proprio ecosistema.
«Tutto è stato pensato per offrire al visitatore e all’espositore un’esperienza eccezionale per contenuto e contenitore», ha spiegato la Presidente Maria Porro. E nulla di contemporaneo è stato risparmiato: «neuroscienze, intelligenza artificiale, nuovi format e percorsi, un progetto culturale unitario ma diffuso tra coerenza e multidisciplinarità, le stanze per pensare di David Lynch, l’installazione di Salotto NY che ci porta sott’acqua e tra poesia e numeri fa il punto sullo stato dell’arte dell’industria del bagno ma anche i talk con ospiti come il premio Pritzker Francis Kéré e le performance visionarie di artisti e food designer», ha aggiunto.
Basandosi sul concetto di resilienza e adattabilità, che l’era-Covid ha reso protagonista dell’esistenza umana, il Salone propone varie novità. Innanzitutto il rilancio dell’ottimizzazione dei layout e dei percorsi delle biennali EuroCucina – con l’evento collaterale FTK, Technology For the Kitchen – e Salone Internazionale del Bagno grazie al contributo delle neuroscienze e sotto l’egida di una filosofia “human-at-the-center” a cura dello studio Lombardini22: basti solo pensare che per visitare tutti gli stand delle manifestazioni biennali basterà percorrere 640 metri anziché i precedenti 1,2 chilometri.
Quindi una proposta culturale d’eccezione, ricca e multidisciplinare, che si traduce in tre installazioni diffuse in tutta la manifestazione: Interiors by David Lynch. A Thinking Room (padiglioni 5-7), Under the Surface, progettata e realizzata da Accurat, Design Group Italia ed Emiliano Ponzi per il Salone Internazionale del Bagno (padiglione 10), e All You Have Ever Wanted to Know About Food Design in Six Performances al centro di EuroCucina (padiglioni 2-4).
A questo si aggiungono le celebrazioni per i 25 anni del SaloneSatellite con una mostra in Triennale che, al di là dei tradizionali canoni espositivi, sarà una vera e propria Wunderkammer di oggetti, prototipi, schizzi, immagini e testimonianze, e il programma di talk e tavole rotonde a cura di Annalisa Rosso, che si terranno nell’arena Drafting Futures, progettata da Formafantasma riutilizzando materiali dall’allestimento dello scorso anno. In calendario incontri con progettisti di prima grandezza come il già citato Francis Kéré, John Pawson e Jeanne Gang.
Infine, qualche numero: le manifestazioni del 2024 (il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace 3.0, S.Project, EuroCucina con FTK, il Salone Internazionale del Bagno, il SaloneSatellite) raduneranno, complessivamente, più di 1.900 espositori, di cui 600 giovani talenti under 35 e 22 scuole di design su 172.500 mq di superficie con un 30% di aziende estere (escluso il SaloneSatellite).