Racconti d’autore

Alias insieme al fotografo Alecio Ferrari e Studio Testo trasformano otto icone dell’azienda in “opere d’arte”, destrutturate, ironiche e soprattutto senza tempo

Interpreting Something Else - Spaghetti chair by Alias, design Giandomenico Belotti - Photo © Alecio Ferrari - Set design by Studio Testo
Interpreting Something Else - Spaghetti chair by Alias, design Giandomenico Belotti - Photo © Alecio Ferrari - Set design by Studio Testo

Arredi trasformati in sculture che diventano protagoniste di un racconto fotografico. È il progetto “Interpreting Something Else” realizzato da Alias insieme al fotografo Alecio Ferrari e Studio Testo per l’allestimento, un’impresa creativa che miscela design e arte, ma anche ironia e sperimentalismo. Otto icone di Alias firmate dai grandi maestri del design Giandomenico Belotti, Mario Botta, Alberto Meda, Paolo Rizzatto, Riccardo Blumer e Patrick Norguet, vengono reinterpretate per esaltarne l’essenza e le forme, e mostrarne da una parte l’atemporalità, dall’altra la svolta sostenibile: la contemporaneità e la novità posso derivare anche dal passato.

Prima by Alias, design Mario Botta
Prima by Alias, design Mario Botta
Seconda by Alias, design Mario Botta
Seconda by Alias, design Mario Botta

Ecco allora arredi destrutturati e riassemblati in una veste inedita, come le sedie Prima e Seconda di Mario Botta, ricomposte in due sculture, mentre le componenti in alluminio in diversi colori della sedia Bigframe di Alberto Meda danno origine a un’opera astratta.

Bigframe by Alias, design Alberto Meda
New Lady by Alias, design Paolo Rizzatto
New Lady by Alias, design Paolo Rizzatto

Altri diventano ironici compagni del quotidiano: la sedia New Lady di Paolo Rizzatto compare tra un cumulo di abiti colorati, mentre la sedia Kobi di Patrick Norguet diventa un cestino della spesa, pieno di prodotti colorati, o i cassetti Robot, la cassettiera di Mario Botta, vengono riempiti di pomodori rossi portando un tocco di colore nel rigore del progetto.

Laleggera hide-leather by Alias, design Riccardo Blumer
Laleggera hide-leather by Alias, design Riccardo Blumer
Kobi by Alias, design Patrick Norguet
Kobi by Alias, design Patrick Norguet

Altre icone, infine, rivivono in un sottile gioco di equilibri, sospesi e appoggiati su elementi precari, a partire dalle sedie Laleggera hide-leather di Blumer in bilico una sull’altra, in appoggio su una piuma, fino alla celebre Spaghetti chair, tesa in un gioco di cordini di pvc che creano un divertente motivo grafico.

Robot by Alias, design Mario Bozza
Robot by Alias, design Mario Bozza
Spaghetti chair by Alias, design Giandomenico Belotti
Spaghetti chair by Alias, design Giandomenico Belotti

In questa narrazione visiva, Alias mostra un lato sperimentale della propria progettualità, che guarda al presente con curiosità, sempre fedele alla sua storia.

Photo © Alecio Ferrari
Set design by Studio Testo