Pierre Frey, fondata nel 1935 dal designer tessile che le ha dato il nome, è un’azienda francese di interior design a conduzione familiare che progetta e produce tessuti, carte da parati, tappeti e mobili tradizionali francesi. Nel tempo, ha acquisito altri brand dal pedigree eccellente: Braquenié, Boussac, Fadini Borghi e Le Manach.
Era quasi inevitabile l’incontro con Zuber, il più antico produttore di carta da parati ancora in attività la cui storia inizia nel 1797 a Rixheim vicino Mulhouse, luogo di nascita della carta da parati, e rimane nella stessa famiglia per quasi 200 anni. Oggi Zuber è l’unico produttore ad aver mantenuto la tradizione della stampa a blocchi per decori panoramici.
Questa tecnica risalente al XVIII secolo utilizza la stampa xilografica intagliata su sfondi di carta spazzolata a mano che esalta la finezza dei tratti e la morbidezza delle profonde tonalità opache utilizzate in questo metodo di stampa.
Ogni lastra di legno su cui è inciso il disegno in rilievo consente la stampa di un solo colore e di una sola parte del disegno. Per stampare un unico set ne occorrono tra gli 800 e i 2.000. Negli archivi Zuber sono conservati più di 130.000 tavole di pero scolpite nel XIX secolo, uno scrigno di tesori classificato Monumento Storico.
Quando Gisèle Chalaye rilevò la fabbrica, nel 1985, volle preservare questo know-how unico impegnandosi a scegliere, quando fosse arrivato il momento, «un acquirente che incarnasse la grandezza del passato, ma anche la visione di un futuro splendente». È con questo spirito che Patrick Frey, nipote del fondatore e direttore artistico della Maison Pierre Frey (nonché figlio del fondatore), dichiara: «Non sono il proprietario di queste aziende storiche, sono solo l’intermediario per farle conoscere al mondo».
Tra le collezioni pubblicate ancora oggi, Zuber annovera Vues de Suisse, disegnata nel 1804 da Pierre Mongin, che occupa un posto speciale nella storia come prima carta da parati panoramica, Vues du Brésil creata nel 1829 da Jean-Julien Deltil, artista famoso per le sue vedute panoramiche, o la famosa Vues d’Amérique du Nord del 1834, donata a Jacqueline Kennedy intorno al 1960 per coprire la sala di ricevimento dei diplomatici alla Casa Bianca.
