Il valore dell’industria

L’ottenimento del più alto marchio di certificazione FSC® 100% da parte del gruppo Alpi, per le concessioni forestali in Camerun e i prodotti derivanti, dimostra che l’impiego delle risorse naturali può e deve essere virtuoso

Alpi, Camerun - Photo © Credits Marco Pavan
Alpi, Camerun - Photo © Credits Marco Pavan

«In epoca di crisi climatica, abbiamo bisogno di sapere con certezza che i prodotti che stiamo acquistando non provochino deforestazione o degrado nelle zone di origine, non contribuiscano alla perdita di biodiversità o alla violazione dei diritti delle comunità locali»: a parlare è Giuseppe Bonanno, direttore FSC Italia (organizzazione internazionale non governativa e senza scopo di lucro che promuove la gestione responsabile delle foreste e delle piantagioni) per spiegare l’importanza, ora più che mai, di una scelta consapevole da parte del consumatore verso aziende il cui design è espressione di alto valore ambientale ed etico.

Un comportamento virtuoso che il gruppo Alpi porta avanti da quasi 50 anni nelle foreste africane, dove raccoglie la maggior parte del legno usato come materia prima per la produzione. E che oggi viene riconosciuto dall’ottenimento della certificazione FSC® 100% per la gestione degli oltre 300 mila ettari di foreste in Camerun tramite le sue consociate ALPIcam e Grumcam.

Intervenire in maniera responsabile, sia in ambito ambientale sia sociale ed economico, si può. L’attività di Alpi in Camerun è cresciuta in maniera esponenziale a partire dagli anni ’70, dando vita a una realtà produttiva che ha creato occupazione per oltre 1300 persone, rivelandosi una straordinaria risorsa per il benessere delle comunità locali.

Valore che non si limita al solo sviluppo di competenze tra le popolazioni locali. Ma comprende anche la costruzione di una scuola per i figli degli operai, un negozio di alimentari a prezzi calmierati, un dispensario, un’infermeria ed un laboratorio di analisi microbiologiche, molto importante per località come Mindurou dove malattie come la malaria e il tifo sono endemiche.

Se il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori e della legalità del Paese è alto, l’attenzione per le regole di estrazione a basso impatto non è da meno. Tutti gli alberi delle concessioni sono sottoposti a inventario. Tra questi, non vengono abbattuti né quelli sotto determinati diametri, né quelli al di sopra dei 190 cm, che producono grandi quantità di seme e per questo, una volta identificati e marchiati, conservati in foresta.

Arcobaleno & Raggiosole by Alpi, design Konstantin Grcic
Konstantin Grcic per Alpi: allestimento “Prevalentemente soleggiato con rovesci sparsi”– Photo @ Thomas Pagani

Una volta tagliati – uno ogni ettaro e mezzo – gli alberi vengono subito marchiati per la tracciabilità e sostituiti da nuove piantumazioni. Il gruppo sta già lavorando all’obiettivo di 27.000 piantumazioni nel 2023 che incrementeranno esponenzialmente fino a 50.000 all’anno entro il 2026.

Arcobaleno & Raggiosole by Alpi, design Konstantin Grcic
Konstantin Grcic per Alpi: allestimento “Prevalentemente soleggiato con rovesci sparsi” – Photo @ Thomas Pagani

Tra gli obblighi di una buona gestione forestale, anche la protezione della fauna, elemento che rientra nel giudizio finale ai fini della certificazione FSC®. Racconta Vittorio Alpi, presidente di Alpi SpA: «L’azienda compie un altro passo in avanti verso la sostenibilità e dichiara la volontà di proseguire con trasparenza ed eticità i valori propri della filosofia dell’azienda, sostenendo che la qualità della vita di ciascuno di noi parte dal rispetto per l’ambiente e per le persone».

Per tutte le fotografie, tranne dove indicato diversamente, © Marco Pavan