Bruno Munari diceva che «quando tutto è arte, niente è Arte». La stessa situazione si sta creando oggi nel mondo del design dove, se si digitano su un motore di ricerca le parole “Design products”, i risultati trovati sono 6.770.000.000. Una massa impossibile da navigare. Da queste riflessioni parte la mostra Fatto bene (chiesa di San Celso, 1-8 ottobre, ingresso gratuito), curata da Teo Sandigliano e con l’allestimento di Flatwig Studio (Erica Agogliati e Francesca Avian).
La mostra vuole riportare l’attenzione sugli oggetti, sulla fisicità del design e la bellezza dei materiali attraverso le creazioni di un gruppo di designer che operano nel mondo del progetto e dimostrano passione e impegno quotidiano, qualità che emergono anche in maniera forte e distinta nelle loro opere.
L’obiettivo è quello di mostrare la meraviglia del design nelle sue forme. Scegliendo di non mettere in scena prototipi ma prodotti reali, pronti per la vendita. Si tratta di progetti di collaborazioni con aziende, autoproduzioni, pezzi in edizione limitata, sperimentazioni che hanno come tratto comune il risultato di essere prodotti autentici, che parlano da sé.
Non si tratta solo della poesia del dettaglio, della sensazione di perfezione nelle forme, dell’armonia tra estetica e funzione: Fatto bene torna all’origine del design, ovvero la sublimazione di un’idea astratta in un oggetto fisico che va al di là del semplice prodotto funzionale. È la capacità di trasformare un insieme di elementi in qualcosa che sembra essere sempre esistito, così com’è.
Inconsciamente ci si affeziona a un vassoio portafrutta, a una lampada, a un tavolino da caffè, a una seduta, a una madia, e diventano parte della nostra identità. Come fossero di famiglia, custoditi come gioielli preziosi e curati con tutte le attenzioni possibili. Semplici prodotti che danno un senso ai nostri spazi e alle nostre vite.
Fatto Bene presenta una selezione di arredi, prodotti e complementi funzionali agli ambienti domestici molto diversi tra loro per manifattura, materiale e tipologia. I protagonisti della mostra sono: Francesco Faccin, Lorenzo Damiani, Maddalena Casadei, Zanellato Bortotto, Federica Biasi, Giuseppe Arezzi, Francesco Forcellini, Matteo Di Ciommo, TipStudio, Maddalena Selvini e Isato Prugger.
Le aziende che partecipano con i designer sono De Castelli, Gervasoni, Incalmi, Woak, Pusterla Marmi, Pretziada, It’s Great Design, Feltrificio Biellese, Falegnameria Pisu.