La fine dell’estate è il momento dell’anno in cui si torna ai banchi di scuola e alle scrivanie. Ma come sono cambiati negli ultimi tempi i luoghi deputati al lavoro e all’istruzione? È evidente che il profondo cambiamento causato dalla pandemia globale ha contribuito a modificare per sempre il modo in cui studiamo e lavoriamo. Oggi, stiamo andando sempre di più verso un ‘abbandono’ del concetto di postazione a favore della progettazione di spazi meeting e confronto dinamici che rispondano alla crescente necessità di scambio e partecipazione.
I principi tradizionali dell’apprendimento formale – lunghe lezioni di persona e campus pieni di aule in cui ci si confronta – sono stati messi in discussione da nuove tecnologie e stili d’insegnamento che hanno sostituito la maggior parte dell’apprendimento e delle lezioni in presenza. Mentre l’apprendimento può avvenire sia nelle aule virtuali sia in quelle fisiche, gli spazi negli edifici del campus non sono altrettanto flessibili e in genere servono solo a uno scopo. Ma come si fa a promuovere la connettività e il senso di comunità quando la nuova normalità è così fortemente orientata verso un campus fuori sede, piuttosto che in sede?
Questi gli interrogativi che si è posto CoLab, un progetto dello studio londinese Pearson Lloyd sviluppato con il marchio di arredo inglese The Senator Group, che ha esplorato i modelli emergenti di istruzione superiore e il cambiamento dell’approccio al lavoro attraverso due anni di ricerca sulle tendenze pedagogiche.
«Spesso sentiamo dire che i dirigenti delle organizzazioni tradizionali hanno difficoltà a coinvolgere la generazione Z sul posto di lavoro», dice Tom Lloyd, co-fondatore di Pearson Lloyd. «La nostra ricerca per Senator ha dimostrato che dobbiamo comprendere i cambiamenti in atto nel modo in cui erogare l’istruzione per realizzare nuovi modi di collaborare con le generazioni più giovani. La maggior parte del personale senior ha ricevuto un’esperienza di apprendimento completamente diversa rispetto a coloro che sono chiamati a gestire oggi. CoLab sostituisce le dinamiche obsolete legate alla scrivania, creando un sistema di arredamento per aule e spazi di lavoro orientato al futuro, che favorisce l’apprendimento e il lavoro sociale e interattivo».
La ricerca di Pearson Lloyd ha rivelato che i giovani che accedono all’istruzione superiore sono in sintonia con modelli di apprendimento e modalità di lavoro fluidi, multidirezionali e collaborativi. La ricerca si è concretizzata in CoLab, una nuova gamma di mobili che crea ambienti di lavoro e di apprendimento di nuova generazione. In collaborazione con il Trent Institute for Learning and Teaching (TILT) dell’Università Trent di Nottingham, Pearson Lloyd ha individuato la necessità di uno spazio di apprendimento informale, multimodale e multiposizione abilitato alla tecnologia, che è stato definito “aula caffè”, un nome che evoca in maniera puntuale il carattere informale dello spazio.
Questo nuovo ambiente abilitato da CoLab può essere utilizzato sia per l’apprendimento formale sia per la collaborazione informale tra pari, senza la necessità di riconfigurare lo spazio. Creando molteplici ambienti di apprendimento rilassati e informali – hub creativi, angoli tranquilli, laboratori sociali, touchdown di squadra – si espande l’aula al di là delle quattro mura convenzionali, in un caffè, in una biblioteca, in un atrio, in un corridoio o in una sala comune, per incoraggiare gli studenti e gli insegnanti a impegnarsi in discussioni e collaborazioni aperte dopo l’insegnamento più convenzionale e formale.
Le tendenze emergenti individuate da Pearson Lloyd hanno subito un’accelerazione durante Covid. Le lezioni sono ora quasi del tutto remote e digitali e gli studenti si riuniscono solo negli spazi comuni per lavorare in modo collaborativo. I programmi di studio vengono ora progettati con un maggior numero di lavori di gruppo integrati nel processo di apprendimento.
Il design multi-postura di CoLab supporta una varietà di posizioni e movimenti, migliorando il coinvolgimento e ottimizzando il benessere fisico. Il programma consente infatti di scegliere la postura ideale in base al compito da svolgere, che può essere cambiata quando si ha bisogno di un’iniezione di energia. Il programma CoLab crea ambienti che supportano ogni modalità di lavoro, con un sistema di distribuzione dell’energia integrato per garantire una connessione immediata alla rete elettrica. Grazie all’alimentazione che passa attraverso la spina dorsale centrale delle sedute, gli spazi di lavoro non sono più vincolati a una disposizione a pavimento.
Il sistema è costruito in modo da combinare la robustezza e la durata necessarie per l’uso quotidiano, mantenendo un’estetica calda e accogliente. È stato, inoltre, progettato secondo i principi del design circolare, garantendo che ogni prodotto componente del sistema possa essere facilmente riparato. I fissaggi a vista favoriscono la facilità di montaggio e la semplice sostituzione dei pezzi in loco. Poiché non vengono utilizzati materiali compositi, le parti che giungono a fine vita possono essere riciclate.
