Lapitec a marchio CE

Il nuovo marchio CE, che certifica la pietra sinterizzata come nuova categoria, riconosce il primato di Lapitec e delle sue superfici 100% minerali

Ca' Gioia by Lapitec - Photo © Andrea Martiradonna
Ca' Gioia by Lapitec - Photo © Andrea Martiradonna

L’Unione Europea ufficializza la categoria della Pietra Sinterizzata e Lapitec ne diventa prima, autorevole rappresentante. L’azienda ha ottenuto il marchio CE dopo che l’EC (European Commission) ed EOTA (European Organisation for Technical Assessment) hanno adottato un nuovo “European Assessment Document” che definisce una nuova categoria merceologica, denominata appunto Pietra Sinterizzata – fino ad oggi un materiale difficilmente riconosciuto e quindi soggetto a normative diverse in campo edile da parte delle varie nazioni dell’Unione. Il Lapitec diviene così l’unico materiale attualmente in grado di rispettare in tutti i suoi punti tale documento.

Si tratta di un riconoscimento fondamentale per l’azienda trevisana che corona così oltre 30 anni di ricerca e sperimentazione. È nel 2012, infatti, che mette sul mercato la sua prima lastra di Lapitec, ma le sue origini sono riconducibili al 1989, da un’idea tecnica e imprenditoriale del Cavalier Marcello Toncelli. Da allora Lapitec ha ottenuto ben 25 brevetti internazionali, esportata in oltre 70 paesi al mondo.

La sua eccezionale peculiarità risiede proprio nell’anima ecologica 100% minerale, che non prevede l’utilizzo di derivati del petrolio, e presenta una formula speciale totalmente priva di silice cristallina. E la differenzia dunque dalle ceramiche, dalle pietre naturali e dalle pietre composite. «Il merito va alla tecnologia – come spiega l’azienda – che affina i minerali a 1.500°C e, grazie a un processo di vibro-compressione sottovuoto, compatta il materiale e poi lo sinterizza a 1.200°C, dando forma a lastre in grande formato e a tutta massa».

Il risultato è una superficie dalle molteplici applicazioni, sia indoor che outdoor, che dà forma a rivestimenti, pavimentazioni, SPA, piscine, piani cucina, yacht e bagni; è durevole e resistente (ai graffi, ai raggi UV, al calore e al gelo, e agli agenti chimici), e ancor più è sostenibile, naturale e riciclabile.

«Oggi festeggiamo un grande traguardo – dichiara Francesco Giannini, sales executive di Lapitec – Se da una parte il marchio CE certifica la verità delle dichiarazioni di performance del Lapitec che abbiamo sempre condiviso, dall’altra definisce una volta per tutte quando una superficie possa essere denominata pietra sinterizzata. Troppo spesso capita che altri materiali vengano erroneamente promossi come pietra sinterizzata e questo nuovo passo farà luce su un annoso problema che compromette la nicchia di mercato che da più di dieci anni presidiamo».