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Alla Galleria IN’EI la personale di Satoshi Itasaka, “The Floating Realm”: ripensare la contemporaneità tornando bambini

The Floating Realm by Galleria IN'EI, design Satoshi Itasaka - Photo © gerdastudio
The Floating Realm by Galleria IN'EI, design Satoshi Itasaka - Photo © gerdastudio

Palloncini che volano, ovunque. Torna alla mente il celebre film d’animazione “Up” della Disney Pixar. Lì centinaia e centinaia di palloncini colorati sollevavano una casa facendola volare, un’occasione per ripensare al passato, alle relazioni, ai sogni che non vanno mai abbandonati. L’architetto e designer Satoshi Itasaka con la sua arte pare ricalcare quell’ideale: i palloncini diventano opere artistiche e questa volta sollevano specchi e sedute, si trasformano in lampade e tavolini.

Satoshi Itasaka
Satoshi Itasaka
The Floating Realm
The Floating Realm

Di nuovo, questo elemento giocoso rimanda però ad altro. Nello specifico a quella dimensione fluttuante che abbiamo vissuto da bambini, che riemerge e si sperimenta ora nel presente con maggiore consapevolezza, per guardare alla contemporaneità con occhi diversi e forse più autentici. Questo è il percorso espositivo a cui conduce “The Floating Realm”, la mostra di Satoshi Itasaka ospitata alla Galleria IN’EI di Venezia, fino al 20 agosto.

La Galleria IN’EI, che ha aperto a pochi passi da Rialto promuovendo artisti e opere da Cina, Giappone e Corea, inaugura con Itasaka la sua seconda mostra realizzata in concomitanza alla 18esima edizione della Biennale di Architettura. Satoshi Itasaka – Silver Prize per la categoria Lighting Products and Lighting Projects Design di A Design Award e fondatore di art studio h220430 di Tokyo – con “The Floating Realm” prosegue nella sua visione progettuale di sensibilizzare e incrementare la consapevolezza sui problemi più urgenti della società contemporanea – dal degrado ambientale globale al crescente divario di ricchezza – attraverso una commistione di arte, design e architettura. E la nuova mostra offre uno strumento d’eccezione per affrontare il quotidiano, ossia la fantasia e il sogno che accompagnano l’infanzia.

Ecco allora la Mushroom Lamp (parte della collezione del San Francisco Museum of Modern Art), il Balloon Mirror o The Birth Lamp che fermano il tempo e conducono a un luogo “altro”, dove fermarsi ricaricarsi di immaginazione.  

«Questa mostra nasce con l’intento di riportare in vita i sentimenti ancestrali di gioia, giocosità e sogni che, ci auguriamo, ognuno di noi ha vissuto nel proprio regno fluttuante da bambino», dichiara Itasaka.

La mostra sarà accessibile anche nel Metaverso, tramite l’app Spatial, utilizzando il codice QR che h220430 e IN’EI pubblicheranno sui loro canali social.

Photo © gerdastudio