Raccontare i luoghi del design: esplorazione, scrittura, emozione

Il flagship store milanese di Lanerossi ospita la presentazione del libro I Luoghi del Design, di Antonella Galli e Pierluigi Masini. Quattro mani, quattro occhi, due cuori (e due teste). Due linee rette che cambiano direzione e si incrociano: 14 diari per 14 destinazioni. 14 simboli del design italiano

Museo Ferruccio Lamborghini
Museo Ferruccio Lamborghini

La forza della narrazione è un motore impossibile da ignorare, è l’energia che ti fa salire a bordo di un libro e quando scendi qualcosa è cambiato. Antonella Galli e Pierluigi Masini non hanno scritto semplicemente un “libro sul design”, non hanno scelto una strada comoda replicando una sceneggiatura già vista: sono entrati in 14 mondi e sono scesi in profondità, lasciandosi trasportare dal quel “qui e ora” senza perdere di vista l’obiettivo letterario.

Antonella Galli - Photo © Fabrizio Cicconi
Antonella Galli – Photo © Fabrizio Cicconi
Pierluigi Masini - Photo © Simone Cappelletti
Pierluigi Masini – Photo © Simone Cappelletti

Due stili molto differenti (Antonella è una mezzofondista della scrittura, Pierluigi è un centometrista nato) che si amalgamano con naturalezza. La quasi totale assenza di superlativi regala uno scorrere equilibrato ma passionale al tempo stesso. Il prima di ogni racconto (profondo, sentimentale, autentico e genuino) e il dopo (una polaroid da appendere nella propria bacheca) sono la prima e l’ultima tesserina di un puzzle ideale.

Fondazione Magistretti, Milan - Photo © Matteo Carassale
Un ambiente della Fondazione Magistretti, Milano – Photo © Matteo Carassale
I luoghi del design by Antonella Galli & Pierluigi Masini - Baldini+Castoldi
“I luoghi del design”, Antonella Galli & Pierluigi Masini – Baldini+Castoldi

Leggere questi 14 diari (sette a testa) è come fare uno slalom in slow-motion, come osservare personaggi e luoghi con una moviola lenta e inesorabile, che non ti fa perdere neanche un angolo, uno sguardo, un ricordo.

Fondazione Achille Castiglioni - Photo © Annette Cheung, courtesy Fondazione Achille Castiglioni
Fondazione Achille Castiglioni, Milan o- Photo © Annette Cheung, courtesy Fondazione Achille Castiglioni

Le destinazioni sono raccontate partendo sempre da un momento “di preparazione”, quasi una liturgia, perché gli Dei del design (in questo caso Castiglioni e Magistretti) non li si può semplificare con un semplice percorso nelle loro di allora stanze; perché i Musei del design (Triennale, ADI e CSAC – una vera scoperta) vanno trattati con le dovute maniere; perché oggi nessuno parla più dell’Hotel Parco dei Principi di Sorrento (1961, anno zero dell’era moderna dell’hospitality), perché delle aziende (mi perdonino gli altri, ma la storia Lamborghini è travolgente) si deve mostrare il loro lato più nascosto. Insomma, perché Antonella e Pierluigi raccontano questi 14 mondi mettendoci del proprio.

Museo del Design Italiano, Triennale, Milan - Photo © Alessandro Saletta & Delfino Sisto Legnani - DSL Studio
Museo del Design Italiano, Triennale, Milano – Photo © Alessandro Saletta & Delfino Sisto Legnani – DSL Studio

Farà alzare qualche sopracciglio la Ode alla Plastica dedicata a Kartell, non troverà tutti d’accordo l’approccio al Maxxi di Roma, ma uno dei grandi valori aggiunti di queste 300 pagine risiede nella forza della narrazione: la narrazione, un problema per tante aziende che si trovano a dover in qualche modo ripetere spesso le stesse cose (a partire dal concetto di “Made in Italy”).

Kartell Museum, Noviglio, Italy - Photo © Simona Pesarini
Kartell Museum, Noviglio – Photo © Simona Pesarini

Questo libro porta in superficie un bellissimo metodo per raccontare, invita ad approfondire, a scandagliare anche aree apparentemente meno importanti. Perché aldilà dell’evidenza e del risaputo, c’è un mondo e Antonella e Pierluigi lo hanno messo a disposizione di tutti. Basta leggere.